10 agosto 2007 - www.granma.cu (PL)

 

 

 

A Boston manifestazione per la

 

liberazione dei 5 antiterroristi


 

 

 

Rappresentanti di varie organizzazioni di solidarietà con Cuba si concentreranno davanti ad una stazione della metropolitana a Boston, in Massachusetts, per reclamare la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti.
 

Alicia Jrapko, membro del Comitato Internazionale per la Libertà dei Cinque Eroi, ha detto che la manifestazione è organizzata per i prossimi giorni, prima dell'udienza del 20 agosto ad Atlanta.

 

“I partecipanti informeranno i passanti sul caso, dando dettagli sull'udienza”, ha spiegato Alicia, che prevede la presenza di molti avvocati nell’udienza preliminare, provenienti da tutte le parti del mondo.

 

“Sappiamo che ci saranno giuristi ed avvocati degli Stati Uniti, Brasile, Ecuador, Italia, Spagna, Belgio, Cile e rappresentanti dell'Associazione Nordamericana dei Giuristi e l'Associazione dei Giuristi messicani-americani. La loro presenza garantisce che al ritorno nei loro paesi e nei loro Stati, riferiranno esattamente le novità del caso nelle loro organizzazioni che si sommano alla lotta per la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani”.

 

Dal 12 settembre del 1998 Fernando González, Antonio Guerrero, Gerardo Hernández, Ramón Labañino e René González sono reclusi nelle prigioni statunitensi per il solo fatto d’aver informato il loro paese sulle azioni terroriste che si organizzavano in Florida.

 

Le loro condanne oscillano tra i 15 anni di carcere fino ad un doppio ergastolo, la condanna di Gerardo Hernández.

 

 

Nell'udienza del 20 agosto nell'Undicesimo Circuito della Corte d’Appello di Atlanta, la difesa dei patrioti cubani denuncerà le manipolazioni politiche del caso.

 

Come ha anticipato l'avvocato Leonard Weinglass, presenteranno tre temi d’appello in difesa dei Cinque antiterroristi.

 

“Abbiamo una gran quantità di temi e li esporremo al gruppo dei giudici. I più importanti sono quelli per bloccare la causa No. 3 contro Gerardo Hernández che sostiene la cospirazione per commettere assassinio”, ha detto Weinglass in un’intervista data al Comitato Nazionale per la Liberazione dei Cinque.

 

“La difesa può sostenere che le prove riferite per questa accusa sono assolutamente nulle da un punto di vista legale. Lo stesso governo nordamericano ha riconosciuto che le sue prove erano molto fragili e non poteva sostenere questa accusa”, ha detto.

 

“Un altro punto importante è quello riferito alla condotta, durante il processo, del Pubblico Ministero statunitense John Kastrenakes, nella sua arringa conclusiva per la giuria. Le arringhe finali obbediscono a regole molto precise che proibiscono al magistrato di inserire argomenti al di fuori di quelli già provati. In questa occasione, Kastrenakes nella sua arringa ha superato ogni  limite”.

 

Il terzo argomento basilare è quello che si riferisce alle abnormi sentenze inflitte a Hernández, Guerrero e Labañino, condannati all’ergastolo, anche se non si trattava di un caso di sicurezza nazionale.