Il duro impegno delle mogli

dei Cinque patrioti cubani

• Terminata la positiva visita a Ginevra

 

 

 

 

 

30 marzo 2007 - www.granma.cu (RHC)


Le mogli di due dei Cinque Patrioti cubani antiterroristi reclusi ingiustamente nella prigioni degli Stati Uniti hanno terminato il programma di attività a Ginevra, dopo la loro partecipazione alle sessioni del Consiglio dei Diritti Umani, che ha mostrato sensibilità e appoggio allo loro causa e sono partite per la Spagna, per realizzare gli stessi obiettivi.

 

Adriana Pérez e Olga Salanueva, mogli di Gerardo Hernández e René González, hanno incontrato funzionari e lavoratori della Missione di Cuba a Ginevra, assieme ai membri delle associazioni di solidarietà.

 

L’ambasciatore cubano, Juan Antonio Fernández ha detto brevi parole e Adriana ha ringraziato per la forte solidarietà ricevuta e per la volontà espressa di continuare la lotta per la liberazione dei Cinque.

 

Adriana e Olga hanno avuto l’opportunità di spiegare, nella riunione generale del Consiglio, le caratteristiche del caso e tutte le arbitrarietà commesse contro i prigionieri, che non possono nemmeno ricevere le visite dei familiari.

 

Poi sono andate a Berna, la capitale svizzera, dove sono state ricevute da parlamentari e, nella seconda visita in questa città, hanno partecipato a una manifestazione solidale organizzata dall’Associazione di Amicizia Svizzera- Cuba.

 

Olga e Adriana hanno parlato con il presidente del Consiglio dei Diritti Umani, l’ambasciatore Luis Alfonso de Alba e con vari relatori sul tema di questa istanza della ONU.

 

Un altro contatto importante l’hanno avuto con i funzionari dell’Ufficio del Alto Commissario per i Diritti Umani della ONU, includendo il direttore dei procedimenti e il coordinatore dell’Unità per l’America Latina e i Carabi.

 

Hanno parlato con Carlos Ham, referente del Consiglio Mondiale delle Chiese nella regione, con Meter Splinter, rappresentante di Amnesty Internacional e Silvano Tomasi, Nunzio Apostolico osservatore permanente della Santa Sede a Ginevra.

 

Inoltre le due mogli dei Patrioti cubani sono state ricevute da Leila Zerrogui, presidentessa del Gruppo di Lavoro sulle Detenzioni Arbitrarie, ente che nel 2005 ha dichiarato illegale la detenzione dei Cinque antiterroristi.

 

Adriana Pérez e Olga Salanueva continueranno il loro peregrinare in varie zone della Spagna, in questa campagna d’informazione sulla causa dei Cinque per reclamare la loro libertà.

Gli Eroi della Repubblica di Cuba, Gerardo Hernández, René González, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando González, sono sequestrati negli Stati Uniti dal 1998 perchè si erano infiltrati tra le bande terroriste che attuano impunemente in Florida, con l’obiettivo di ostacolare e impedire azioni di terrorismo contro Cuba, la loro Patria.

 

A Ginevra la Federazione Sindacale Mondiale (FSM) ha chiesto nel Consiglio dei Diritti Umani, la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti da più di otto anni.

 

Osiris Oviedo, rappresentante di questa organizzazione internazionale presso la ONU, ha definito ingiuste queste reclusioni ed ha segnalato che la sola colpa imputabile ai Cinque è stata la difesa del popolo cubano, impedendo le azioni terroristiche progettate ed organizzate in territorio nordamericano.

"Gerardo Hernández, Ramón Labañíno, René González, Antonio Guerrero e Fernando González, hanno meso in pericolo le proprie vite e sono stati le vittime di un lungo, ingiusto e manipolato processo a Miami.

 

Parlando durante il dibattito sulle Detenzione Arbitraria, la Oviedo ha ricordato che 135 membri del Parlamento Europeo hanno firmato una petizione, nella Commissione Europea, per dare una soluzione al caso e far sì che Washington permetta che i familiari visitino, come stabilisce il Diritto Internazionale, i Cinque patrioti cubani reclusi.

 

In 79 paesi del mondo lavorano più di 200 Comitati di Solidarietà con i Cinque e la FSM, che rappresenta 50 milioni di affiliati, ha sommato la sua voce a questo giusto richiamo ed ha chiesto al Gruppo delle Detenzioni Arbitrarie dell’ONU di riprendere il caso in considerazione.

 

La Oviedo ha spiegato che la FSM sente molta preoccupazione - e condanna il governo della Colombia - per l'alto numero di detenzioni illegali ed arbitrarie contro leaders sociali e sindacali, giornalisti e difensori dei diritti umani nel paese latinoamericano.