17 ottobre 2007 - www.granma.cu (PL)

 

 

 

 

La Fondazione Guayasamin ha chiesto

 

a Gore di reclamare la libertà dei Cinque

 

 

La Fondazione  Guayasamin del Ecuador ha chiesto all'ex vicepresidente statunitense Al Gore, recente vincitore del Premio Nobel per la Pace, d’onorare la giustizia e reclamare la liberazione dei Cinque patrioti antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti.

 

In una lettera inviata a Gore, Alfredo Vera, responsabile dei Temi Internazionali della Fondazione, domanda a Gore di sommarsi alla lotta per i diritti umani a beneficio dei Cinque Eroi dell'Isola,  ingiustamente reclusi in territorio nordamericano.

 

“Lei ha ricevuto un premio molto significativo per le responsabilità che rappresenta di fronte all'umanità e per questo l'invitiamo a condannare l'ingiustizia commessa contro Gerardo Hernandez, Antonio Guerrero, Ramon Labañino, Fernando Gonzalez e René Gonzalez, si legge nella comunicazione.

 

Vera spiega che, per volontà delle decisioni politiche della Casa Bianca, è stata commessa una tremenda ingiustizia contro i Cinque, privati anche del diritto  di riunirsi con le loro famiglie.

 

“Crediamo che la pace sia, per Lei come per molti dei suoi predecessori, un concetto che comprende la giustizia, la solidarietà, la difesa dei diritti umani e della lotta per combattere le cause del riscaldamento globale”, sottolinea il testo invitando il premiato col Nobel per la Pace a conoscere e investigare questo caso ed anche ad intervenire con la sua influenza, con l’obiettivo di far rispettare la giustizia.

 

Vera nella lettera ricorda che vari premi Nobel, insieme ad intellettuali, scrittori, scientifici, giornalisti, e leader politici di tutto il mondo, alzano ogni giorno la loro voce per esigere la libertà di questi combattenti che operavano a Miami per ostacolare le azioni di terrorismo organizzate dai gruppi nemici di Cuba.

 

La Fondazione creata da Oswaldo Guayasamin, dichiarato “pittore di Ispano - America, La invita ad unire i suoi sforzi per ottenere giustizia e la liberazione di questi Cinque Patrioti” si legge al finale del messaggio.