Così pensa l'italiano Fabio Marcelli,
dell'Associazione Internazionale dei Giuristi Democratici, presente alle tre
udienze di appello.
“Se il caso dei Cinque fosse esclusivamente giuridico, non avrei
dubbi sul successo della difesa” , ha
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dichiarato a Juventud Rebelde, l'avvocato italiano
Fabio Marcelli, dopo
che era terminata la terza udienza di appello dei Cinque cubani lottatori
antiterroristi.
Fabio Marcelli è uno degli avvocati che ha assistito questo 20 agosto come
osservatore dell’ultima udienza di appello. E’ stato anche presente nelle due
anteriori in rappresentazione dell'Associazione Internazionale dei Giuristi
Democratici, organizzazione alla quale appartiene.
“La difesa dei Cinque argomentò bene i suoi punti, in modo che esce fortificata
la posizione a beneficio del diritto e della giustizia, ha aggiunto il giurista
italiano via e-mail.
- Che prospettive di successo ha l'appello fatto dalla difesa sulle accuse?
- Il panel è composto da due dei giudici che diedero già prova di obiettività
dichiarando la nullità della condanna. Tuttavia bisogna prendere in
considerazione il forte carattere politico del giudizio.
- Quali sono i termini del Tribunale per pronunciarsi?
- Non esistono termini prestabiliti per pronunciarsi; fino ad ora il Tribunale
ha tardato tra sei e 17 mesi, cosa che rappresenta un trattamento negativo del
sistema statunitense ed una violazione in più dei diritti degli accusati.
- Lei ha partecipato alle tre udienze di appello realizzate fino al momento,
quale è il suo apprezzamento sull'attuazione delle parti, cioè procura e difesa?
- La procura continua ad avere una posizione fortemente politica, mentre la
difesa si basa su argomenti di vero peso giuridico.
- Come stima il comportamento delle autorità nordamericane rispetto a Luis
Posada Carriles, Orlando Bosch, Rodolfo Frometa... considerati
internazionalmente come terroristi, ed il trattamento ai Cinque?
- L’atteggiamento delle autorità nordamericane dimostra che, secondo loro, può
esistere un terrorismo buono, cioè quello che serve ai suoi obiettivi, cosa che
entra in forte contraddizione con le aspettative della comunità internazionale.
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Che cosa pensa sulle limitazioni che stabilisce il governo nordamericano alle
visite dei parenti dei Cinque cubani, e specialmente ad Adriana Perez ed Olga
Salanueva, mogli di Gerardo e René, rispettivamente?
- La limitazione delle visite dei parenti è una crudeltà inutile, una vera forma
di tortura.
- Come membro dell'Associazione Internazionale dei Giuristi Democratici,
considera che si è esercitato il diritto dovuto nel processo?
- No. Il diritto alla difesa è stato ingiustificatamente limitato ed il diritto
dovuto al processo previsto per l'Ottavo Emendamento della Costituzione degli
Stati Uniti è stato apertamente manomesso, come ha riconosciuto lo stesso panel
di appello ed anche il Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite sulle detenzioni
arbitrarie.
- Che azioni sta realizzando la sua associazione affinché si faccia giustizia
sul caso dei Cinque?
- L’Associazione Internazionale dei Giuristi Democratici sta promuovendo la
partecipazione di giuristi come osservatori internazionali del giudizio. Per
questo motivo siamo venuti in gruppo, provenienti da vari paesi.
- Come può continuare ad influire la corporazione dei giuristi a livello
internazionale affinché si rispettino le garanzie giuridiche di questi uomini e
dei loro parenti?
- Si dovrebbe organizzarsi una conferenza internazionale sul tema, nella quale
si presentino gli elementi di interesse dal punto di vista del diritto
internazionale.
- In agosto del 2005, un Tribunale dell'Undicesimo Circuito di Atlanta
dichiarò in forma unanime la revoca delle condanne ed ordinò un nuovo giudizio;
prima, il gruppo di Lavoro sulle detenzioni arbitrarie della Commissione dei
diritti umani dell'ONU concluse che la privazione di libertà dei Cinque era
arbitraria. Entrambe le risoluzioni costituiscono base legale sufficiente per
avere messo in libertà i Cinque?
- Le autorità statunitensi dovrebbero avere messo in libertà i Cinque dopo
questo giudizio del panel.
- Come si può capire che un anno più tardi, questa stessa decisione sia stata
revocata da un panel completo di 12 giudici dell'Undicesimo Circuito, che
votarono 10 a 2?
- La decisione del plenum fu completamente politica, presa da giudici che non
conoscevano neanche bene il caso.
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