La lettera manoscritta datata, nella prigione di
Florence, in Colorado, il 21 agosto 2007, è stata diretta al Primo Incontro
Nazionale dei comitati che lottano per la libertà dei Cinque in Panama che ha
avuto luogo nella città sud-occidentale Los Santos.
Per il suo interesse, riproduciamo il testo:
“Cari amici panamensi: Per varie vie
c'arrivano informazioni sulle attività in appoggio alla giusta lotta per la
nostra liberazione.
Ci riempie di forza vedere come si sommano amici a questa causa una volta che
conoscono la colossale ingiustizia che ci mantiene in prigione.
Personalmente, è stato per me molto emozionante ed uno stimolo sapere che il
popolo panamense, e specialmente i suoi studenti universitari, continuano a
conoscere questo caso e continuano ad alzare le loro voci in differenti tribune
in richiamo alla giustizia ed alla libertà. Nel mio cuore conservo
incancellabili ricordi di momenti della mia vita in Panama ed il mio amore verso
questo popolo, allegro e solidale come il popolo cubano, è indistruttibile.
Ieri, in una sala della Corte di Appello di Atlanta è tornata la nostra ragione
a gridare la verità dove la bugia, l'avarizia e l'odio non possono raggiungerla.
Un'altra volta i procuratori di Miami che rappresentano l'attuale
amministrazione degli USA, non hanno potuto difendere l’indifendibile: le sue
accuse sono carenti di evidenze e fondamenti di ogni tipo, come le spropositate
sentenze che hanno applicato a noi Cinque.
Non c'è una data limite per la risposta da parte del pannello dei giudici
dell'Undicesimo Circuito di Atlanta sul nostro appello.
Aspetteremo con pazienza, con fermezza e
con ottimismo che si faccia giustizia, come è successo con questo pannello
nell’agosto del 2005.
I nessi di fratellanza tra Cuba e Panama si vanno fortificando sempre più
negli ultimi anni.
Niente e nessuno potrà ostacolare l'unità della radice storica e dei sentimenti
che hanno i nostri popoli.
Ha detto José Martí: “Unirsi: questa è la parola del mondo” e questo è quello
che stanno facendo i nostri popoli in tutta l'America in onore di raggiungere la
piena sovranità, stanchi di sopportare le ingiustizie che fanno più ricco al
ricco e più povero ai poveri; coscienti che un mondo migliore è possibile
solamente con la solidarietà, senza egoismo, senza ingerenza dei poderosi nei
nostri temi, senza imperialismo.
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