Chiedono che si diffonda, negli USA, il

 

caso degli antiterroristi cubani
 

 

 

 

 

 

13 marzo 2007 - Y.Portelles www.granma.cu (PL)


A l'Avana i familiari dei cinque antiterroristi cubani, incarcerati negli Stati Uniti più di otto anni fa, hanno richiesto alla gran stampa statunitense di diffondere questo caso.

"Sappiamo che se arriviamo al cuore dal popolo statunitense con la verità, guadagniamo il suo appoggio per liberarli" ha affermato Irma Sehwerert, madre di René González, condannato a 15 anni di prigione, davanti ai giornalisti stranieri presenti in questa capitale.

González fu giudicato insieme a Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando González, per aver fatto fallire piani terroristici contro l'Isola organizzati, a Miami, da gruppi anticubani.

I Cinque, come sono chiamati nelle campagne internazionali, sono stati condannati a pene estreme che, in tre dei casi, includono l'ergastolo  in un processo piagato da irregolarità fin dal loro arresto.

Tuttavia il loro caso non ha avuto ripercussione mediatica negli Stati Uniti, nonostante la Casa Bianca si impegni in una supposta crociata mondiale contro il flagello del terrorismo.

Irma Sehwerert ha ricordato che nel caso del sequestro del bambino naufrago Elián González, a Miami nel 1999, si ottenne un appoggio maggioritario della popolazione statunitense che permise di ricongiungerlo a suo padre, nel 2000.

Ha osservato che il caso di Elián era più facile per la gran stampa nordamericana, perché si trattava di un bambino reclamato da suo padre, a cui corrispondevano tutti i diritti.

Ma, rispetto ai Cinque, si stende un muro di silenzio poiché si dovrebbero mettere a nudo molte verità e dire che i Cinque sono innocenti mentre il governo statunitense appoggia i veri terroristi.

Ha inoltre denunciato che questo è un caso di assoluto carattere politico che obbligherebbe, il governo USA, a menzionare il terrorista Orlando Bosh e Luis Posada Carriles, il primo dei quali è libero, mentre l'altro rimane detenuto, per frode migratoria, negli Stati Uniti.

Tanto Bosh come Posada sono implicati nell'esplosione di un aeroplano cubano con 73 persone a bordo, nel 1976, tra tanti altri crimini organizzati per asfissiare la Rivoluzione, con la complicità dei governi di turno alla Casa Bianca.

Ha ricordato che la missione dei Cinque, in territorio nordamericano, era fermare l'agire criminale contro l'Isola, che dal 1959 ha causato più di 3000 vittime oltre a provocare lesioni ad altre 2000.

Una delle richieste della difesa è che siano giudicati in un'altra città, per ottenere l'imparzialità del tribunale competente.

Elizabeth Palmeiro, moglie di Ramón Labañino, ha aggiunto che i parenti confidano nella solidarietà mondiale, specialmente di quella del popolo nordamericano, per liberare i Cinque nel minor tempo possibile.