13 settembre 2007 - D.F.Mexidor www.granma.cubaweb.cu

 

 

 

 

Una nuova tappa nella lunga

 

battaglia per la giustizia

Il governo USA ha, un'altra volta, negato i visti alle mogli di Gerardo e René  
 

 

 

"Un'altra volta il governo degli Stati Uniti pratica la menzogna" ha denunciato Ricardo Alarcón, membro dell'Ufficio Politico e presidente del Parlamento cubano, durante il galà culturale di inizio della Giornata  Internazionale per la Libertà dei Cinque e di lotta    contro    il  terrorismo,    facendo    conoscere l'

indignante notizia  che, a mezzogiorno di ieri, il Dipartimento di Stato ha comunicato ad Olga Salanueva ed Adriana Pérez che il loro sollecito di visto per visitare i loro mariti, rispettivamente, René González e Gerardo Hernández, erano stati rifiutati per l'ottava occasione.

Il falso ed insostenibile argomento delle autorità statunitensi cerca di relazionare entrambe le donne ad attività di spionaggio. Alarcon ha detto: "Mentono, esse non possono essere accusate di spionaggio perché neppure i loro mariti lo furono".

Ha sottolineato che bisognerebbe domandarsi che strano elemento di crudeltà si ha avuto quando le due sono state chiamate, questo 12 settembre, dalla Sezione di Interessi di Washington a L'Avana precisamente al compiersi i nove anni dall'ingiusta detenzione dei Cinque.

In un messaggio di Antonio Guerrero letto da sua mamma, Mirta

Dalla solitudine e la speranza

 

 

Ci sono tematiche che la sensibilità di un artista non può dimenticare e per questo è stato creato "Desde la soledad y la esperanza", (Dalla solitudine e la speranza), un libro dedicato ai Cinque antiterroristi cubani, reclusi nelle prigioni d’alta sicurezza degli Usa dal 1998, che è stato presentato nel Centro Internazionale della Stampa come parte delle attività che hanno aperto la nuova Campagna Mondiale per la liberazione dei Cinque patrioti cubani.

Il volume è stato realizzato dalla Casa Editrice Capitán San Luis, e presenta il prologo di Roberto Fernández Retamar e l’epilogo di Ricardo Alarcón de Quesada, presidente dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular.

Nel resto delle pagine si leggono creazioni di 17 notissimi scrittori che dalle loro prospettive letterarie parlano di una storia d’ingiustizia che merita d’essere raccontata e diffusa.

Foto, materiali esplicativi sul caso dei Cinque, tutto in perfetta simbiosi con le opere realizzate proprio questo libro da 20 noti pittori cubani, e anche un CD che presenta brani musicali di dieci tra i migliori musicisti dell’Isola, come Ernán López-Nussa e la sua Danza degli innocenti ; Tema y Escape, di Silvio Rodríguez; Danzón de madrugada, di Alejandro Valdés, o Regresaré, di Polo Montañez, inspirata da una poesia così intitolata di Antonio Guerrero, tra gli altri.

"È un libro complessivo con una originale coerenza e rappresenta un’esperienza molto emozionate, forte, che offre una quantità di argomenti" ha detto Abel Prieto, Ministro di cultura e membro del Burò Politico del PCC di Cuba, durante la presentazione alla quale hanno partecipato molti artisti che hanno collaborato a questo lodevole progetto. Erano presenti anche vari familiari dei Cinque.

 

 Rodríguez, questo ha espresso a nome dei suoi fratelli di causa la gratitudine agli autori delle opere letterarie e di arte plastiche che sono intervenuti nella realizzazione del libro "Dalla solitudine e la speranza", presentato alla vigilia ed ai musicisti che hanno partecipato al disco "Danza degli Innocenti", perché "ciò si somma all'inarrestabile battaglia nella quale uniti sconfiggeremo la colossale ingiustizia".

Nel galà — con uguale titolo del libro — celebrato ieri sera nel capitolino teatro Mella, si é fatta musica, danza, poesia e letti anche messaggi dell'attore nordamericano Danny Glover e della scrittrice Alice Walker che reclamano l'intervento decisivo del popolo statunitense in difesa dei Cinque.

Ciò concorda con l'affermazione di Alarcón che assistiamo ad una tappa   in  più  nella   lunga  battaglia   per  la  giustizia   e  dobbiamo

continuare a "lottare perché si avvicini il giorno in cui tutti, ognuno di essi, ritorni in patria".


La serata é stata inoltre presieduta da Abel Prieto, membro dell'Ufficio Politico e ministro della Cultura e sulla presenza di familiari dei Cinque Eroi.