Studiando i fondamenti dell'ALBA mi é successo qualcosa di strano, mi si é
rovinata tutta l'impalcatura economica che mi avevano insegnato e ho scoperto
che la maggior parte dell'economia che si insegna è uno sproposito.
Ho compreso l'ovvio, che un'unione è per avvantaggiarsi mutuamente e non per
competere tra coloro che desiderano unirsi e che a guadarci sia il più forte.
Questo non porterà all'unione bensì l'inimicizia. Guadagnare -guadagnando è
sempre un'alternativa durevole e più intelligente che competere per risultati,
la maggior parte delle volte prevedibili. Chiaro mi riferisco alle azioni
realizzate in buona fede, non con inganni come per esempio il dire "voglio
un'unione" quando ciò che voglio è dominio.
In realtà non dobbiamo essere ingenui, nell'ALBA non possono entrare ammaliatori
che desiderino impiantare qualche tipo di neocolonialismo; ma come vedremo, la
robustezza può fare che proprio l'ALBA difenda da essi.
E come avvantaggiarsi mutuamente? Mediante accordi di complementazione, mediante
l'accordo nel commercio internazionale. I paesi pianificano e si accordano sullo
scambio internazionale. Si avvantaggiano mediante la solidarietà, benché sia
condizionale o consista in "aiuto affinché mi aiutino quando ne giunga la
necessità".
Bene, questo sul terreno economico. Ma, perché non sul sociale e culturale?
Superando la paranoia della guerra fredda e rispettando la libera determinazione
dei popoli, un paese non deve sentirsi danneggiato che, un altro dell'Unione,
abbia una diversa base politica. Ho visitato l'URSS in piena Guerra Fredda e
verificato che i sovietici non pungevano gli occhi dei bambini come, con tutta
serietà, mi avevano insegnato i miei colonizzati maestri.
Devo essere sincero, mi appassiona la proposta del
socialismo del secolo XXI, ma sono un intellettuale onesto e mi sento in
condizioni di dimostrare — senza essere tendenzioso — che, perfino quelli che
amano il neoliberalismo, possono vedere i propri paesi beneficiati dall'ALBA.
Non dovrebbe mai scartarsi a priori uno sbocco che può essere la benedizione per
questa America Latina — tanto castigata dall'arrivo dei conquistatori nel 1492 —
e perfino per il resto del mondo, mal chiamato civilizzato.
Trascrivo di seguito la definizione dell'ALBA, estratta del sito web ufficiale,
e vediamo che cosa dovremmo ritoccare per farla robusta.
"L'ALBA si basa sulla creazione di meccanismi per impiantare vantaggi
cooperativi tra le nazioni che permettano di compensare le asimmetrie esistenti
tra i paesi dell'emisfero. L'ALBA è una proposta per costruire consensi che
riconsiderino gli accordi di integrazione al fine di raggiungere uno sviluppo
endogeno nazionale e regionale che sradichi la povertà, corregga le
disuguaglianze sociali ed assicuri una crescente qualità di vita ai popoli".
Che cosa può disturbare un neoliberale? Se eliminiamo l'idea di dominio, le
parole "compensare le asimmetrie esistenti... affinché possano darsi vantaggi
cooperativi" non dovrebbero avere nessun effetto negativo. È chiaro, punta al
guadagnare-guadagnando, strategia delle unioni che perdurano. L'unica frase che
dovremmo eliminare affinché nessuno venga disturbato è semplicemente "corregga
le disuguaglianze sociali". Voi lo sapete bene, c'è gente che dice che le
disuguaglianze sono il motore dello sviluppo che nessuno dovrebbe regalare
niente a nessuno. Perfino nella sua opera "L'etica protestante e lo spirito del
capitalismo" Max Weber vincola l'efficacia capitalista con la dottrina
calvinista della predestinazione e la conseguente interpretazione del successo
economico come garanzia della grazia divina. Comunque questo desiderio di
competere, di sconfiggere l'altro, l'ALBA lo neutralizza poiché nell'ALBA non si
compete, si usa l'accordo; se non mi piace dico no e termina il problema. Non
pianifica concorrenza tra imprese bensì accordi tra paesi, che ognuno accetterà
solo se gli conviene. Una distanza abissale con "la concorrenza", in cui se
rimango quieto mi divorano.
In sintesi, sono poche le parole che dovremmo eliminare affinché l'ALBA sia un
progetto robusto e che in ultima istanza sia stimato come un contributo
dell'America Latina al resto del mondo.
tratto da un articolo pubblicato da Rebelion
|