10 maggio 2007 - O.Cardosa Samon * www.prensa-latina.it

 

 

Le Madri di Plaza de Mayo

30 anni di lotta

 

 

 

Le Madri di Plaza de Mayo compiono 30 anni, come l’associazione che ha sfidato l’ultima dittatura militare argentina (1976-83) per ricuperare i propri figli detenuti e scomparsi e chiedere giustizia.

“Adesso i nostri appelli superano l’ambito argentino. Reclamiamo giustizia e lottiamo contro le disuguaglianze sociali”, ha dichiarato a Prensa Latina Hebe de Bonafini, presidentessa delle Madri di Plaza de Mayo.

Il gruppo sorge il 30 aprile 1977, un anno e un mese dopo l’ultimo colpo di Stato in Argentina, quando l’attivista sociale Azucena Villaflor De Vicenti e altre 13 donne sono andate in piazza per esigere delle informazioni sui loro famigliari sequestrati.

La Villaflor fu detenuta il 20 dicembre 1977, due giorni dopo che si erano perdute le tracce di altre due Madri nella Chiesa di Santa Cruz.

Il suo corpo appare sulle coste di Buenos Aires e nel luglio del 2005 è stato sepolto, insieme a quelli di Maria Eugenia Ponce ed Esther Ballestrino de Careaga, nel cimitero di General Lavalle, dopo essere stato identificato dallo staff argentino d’antropologia forense.

La scelta della piazza per i dolorosi appelli si deve alla sua ubicazione di fronte alla Casa Rosada, sede della Presidenza e luogo dove tradizionalmente si realizzano manifestazioni politiche.

D’allora, tutti i giovedì intorno alle tre e mezza del pomeriggio, le Madri hanno ripetuto un percorso, originato quando le forze di sicurezza le hanno obbligate a camminare, intorno alla piramide centrale del sito.

“Continuiamo a cercare i nostri figli, però assumiamo anche un ruolo importante dentro la società argentina” ha segnalato la Bonafini.

Ha spiegato che compiono “un ruolo nella vita sociale e costruiamo abitazioni in quartieri marginali, asili nido, così come mense scolastiche”. “Le Madri continuano ad andare avanti con il loro lavoro nei processi, però hanno anche un’università, una libreria e un’emittente radio”, ha aggiunto la donna di 79 anni, con due figli e una nuora scomparsi.

Puntualizzò che “siamo un movimento forte che lotta per l’unità latinoamericana e contro l’imperialismo, il nostro maggiore nemico”.

L’associazione ha realizzato la sua ultima marcia annuale della resistenza nel gennaio del 2006, nel convalidare il lavoro del governo di Nestor Kirschner in relazione al tema dei diritti umani, Con motivo del 30º anniversario, si è realizzato un festival di musica latinoamericana nella storica Piazza, con la presentazione d’artisti come Juan Carlos Baglietto, Victor Heredia, Javier Calamaro, Liuba Maria Hevia e Augusto Blanca.

Durante il concerto, le Madri hanno consegnato i premi “Asociación Madres de Plaza de Mayo, 30 años juntos” a coloro che le hanno accompagnate con la musica e la cultura nella loro lotta contro la dittatura militare.

Sono stati premiati, tra gli altri, Gregorio Hairabedian, Teresa Parodi, Ines Vezquez, Pedro Lanteri, Ana Maria Sabio, Javier Arjona de Asturias, Renato de Nicola, Carlos Aznarez, Luis Borri e Antonio Rojas Salinas.



* l’autore è corresponsabile di Prensa Latina in Argentina