Le Madri di Plaza de Mayo compiono
30 anni, come l’associazione che ha sfidato l’ultima dittatura militare
argentina (1976-83) per ricuperare i propri figli detenuti e scomparsi e
chiedere giustizia.
“Adesso i nostri appelli superano l’ambito argentino. Reclamiamo giustizia e
lottiamo contro le disuguaglianze sociali”, ha dichiarato a Prensa Latina Hebe
de Bonafini, presidentessa delle Madri di Plaza de Mayo.
Il gruppo sorge il 30 aprile 1977, un anno e un mese dopo l’ultimo colpo di
Stato in Argentina, quando l’attivista sociale Azucena Villaflor De Vicenti e
altre 13 donne sono andate in piazza per esigere delle informazioni sui loro
famigliari sequestrati.
La Villaflor fu detenuta il 20 dicembre 1977, due giorni dopo che si erano
perdute le tracce di altre due Madri nella Chiesa di Santa Cruz.
Il suo corpo appare sulle coste di Buenos Aires e nel luglio del 2005 è stato
sepolto, insieme a quelli di Maria Eugenia Ponce ed Esther Ballestrino de
Careaga, nel cimitero di General Lavalle, dopo essere stato identificato dallo
staff argentino d’antropologia forense.
La scelta della piazza per i dolorosi appelli si deve alla sua ubicazione di
fronte alla Casa Rosada, sede della Presidenza e luogo dove tradizionalmente si
realizzano manifestazioni politiche.
D’allora, tutti i giovedì intorno alle tre e mezza del pomeriggio, le Madri
hanno ripetuto un percorso, originato quando le forze di sicurezza le hanno
obbligate a camminare, intorno alla piramide centrale del sito.
“Continuiamo a cercare i nostri figli, però assumiamo anche un ruolo importante
dentro la società argentina” ha segnalato la Bonafini.
Ha spiegato che compiono “un ruolo nella vita sociale e costruiamo abitazioni in
quartieri marginali, asili nido, così come mense scolastiche”. “Le Madri
continuano ad andare avanti con il loro lavoro nei processi, però hanno anche
un’università, una libreria e un’emittente radio”, ha aggiunto la donna di 79
anni, con due figli e una nuora scomparsi.
Puntualizzò che “siamo un movimento forte che lotta per l’unità latinoamericana
e contro l’imperialismo, il nostro maggiore nemico”.
L’associazione ha realizzato la sua ultima marcia annuale della resistenza nel
gennaio del 2006, nel convalidare il lavoro del governo di Nestor Kirschner in
relazione al tema dei diritti umani, Con motivo del 30º anniversario, si è
realizzato un festival di musica latinoamericana nella storica Piazza, con la
presentazione d’artisti come Juan Carlos Baglietto, Victor Heredia, Javier
Calamaro, Liuba Maria Hevia e Augusto Blanca.
Durante il concerto, le Madri hanno consegnato i premi “Asociación Madres de
Plaza de Mayo, 30 años juntos” a coloro che le hanno accompagnate con la musica
e la cultura nella loro lotta contro la dittatura militare.
Sono stati premiati, tra gli altri, Gregorio Hairabedian, Teresa Parodi, Ines
Vezquez, Pedro Lanteri, Ana Maria Sabio, Javier Arjona de Asturias, Renato de
Nicola, Carlos Aznarez, Luis Borri e Antonio Rojas Salinas.
* l’autore è corresponsabile di
Prensa Latina in Argentina
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