1 giugno 2007 - J.R.Tur www.granma.cu

 

 

È importante che inizi con Cuba la ripresa

delle nostre relazioni internazionali
 

● L’ha detto Leonel Cota Montaño, presidente del Partito della Rivoluzione Democratica

 

 

"La prima visita che facciamo all’estero è a Cuba, invitati dal Partito Comunista, fatto che per noi ha un grande valore", ha detto a Granma Leonel Cota Montaño, presidente del Partito della Rivoluzione Democratica (PRD) del Messico.

 

Il dirigente politico ha pronunciato questa dichiarazione poco prima di tornare nel suo paese, dopo un soggiorno a Cuba a capo di una delegazione che ha svolto un ampio programma d’iniziative e incontri.

Cota Montaño ha enfatizzato l’importanza che ha per il PRD e la sua direzione riprendere i suoi rapporti internazionali cominciando proprio da Cuba, un paese che, ha osservato, si mantiene in piedi, è cresciuto negli ultimi anni e con il quale il popolo messicano ha sempre avuto una relazione d’amicizia.

 

Cota Montaño ha spiegato che questo allontanamento dall’attività internazionale in generale è stato dovuto all’intensa attività interna del suo partito negli ultimi due anni, soprattutto per l’ultima campagna elettorale, le elezioni del 2006 che ha definito fraudolente e le iniziative attualmente in corso.

 

Ha segnalato che il PRD è nato dal movimento guidato da Cuauhtémoc Cárdenas nel 1988, è stato ufficializzato come organizzazione un anno dopo, come un referente opposto alla destra e si è consolidato, non senza alcuni problemi di unità interna, sintetizzando la precedente attività della sinistra messicana con le sue virtù e i suoi difetti.

 

Ha sottolineato che adesso il PRD è impegnato a conservare il Fronte Ampio con il Partito del Lavoro e Convergenza e a rafforzare l’immagine di Andrés Manuel López Obrador come figura della resistenza, appoggiata dalla Convenzione Nazionale Democratica.

 

Per il dirigente del PRD il futuro è di lotta, soprattutto di lotta con la mobilitazione pacifica di massa, perché si tratta di un’organizzazione che non dispone di grossi fondi e che costantemente attaccata dai grandi mass-media di destra.

 

Cota Montaño ha sottolineato che nel Messico c’è una forte diminuzione dell’occupazione a causa dell’applicazione del Trattato di Libero Commercio del Nordamerica (TLCAN) e che in questo momento 40 milioni di messicani vivono in povertà e 20 milioni nell’indigenza. Non si stanno creando nemmeno nuovi posti di lavoro precari. Questa miseria spiega perchè ogni anno mezzo milione di messicani emigrano verso gli Stati Uniti come valvola di sfogo alle vicissitudini locali – ha aggiunto –, dove gli effetti del TLCAN si sentono fondamentalmente nell’agricoltura, che è stata eliminata dalla concorrenza con prodotti statunitensi altamente sussidiati.

 

Il Presidente del PRD ha segnalato che l’aumento del prezzo della "tortilla" di granoturco, un alimento fondamentale della popolazione messicana, è stato del 40% negli ultimi tempi a causa dei monopoli e ha pronosticato un disastro ancora maggiore quando nel 2008 verrà totalmente liberalizzato il commercio del granoturco e dei fagioli, prodotti che non ricevono nessun sussidio dallo Stato messicano, mentre il governo di Washington sussidia i suoi agricoltori fino al 50%.

 

"Questo porterà alla rovina di milioni di agricoltori", ha sottolineato.