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Civile denuncia il blocco
Il Primo Foro Provinciale della Società Civile contro il Blocco e il Plan Bush che raggruppa differenti organizzazioni, ha denunciato la crudele politica degli Usa contro Cuba.
La Dichiarazione Finale dell’incontro ha condannato duramente la vigenza genocida del blocco economico, finanziario e commerciale contro l’Isola ed anche il rafforzamento delle aggressioni dell’attuale amministrazione Bush.
Noi partecipanti denunciamo i permanenti e sistematici attacchi alla società civile cubana e il tentativo d’imporre un modello di società civile e di democrazia a forma e somiglianza degli USA, lontano dagli interessi e dalle aspirazioni del popolo cubano, si legge nel documento.
I rappresentanti della FMC, ANAP, UPEC, Unione dei Giuristi, l’Associazione dei ciechi e deboli di vista e altre organizzazioni, oltre agli artisti, i pionieri, gli insegnati e i medici, hanno coinciso che la principale vittima del blocco e del Plan Bush è il popolo cubano, sul quale ricadono gravi conseguenze, perchè il blocco provoca gravi perdite all’economia, alla salute, all’educazione, al trasporto, al medio ambiente e danneggia invalidi, donne, bambini e anziani tra gli incalcolabili fronti pregiudicati.
Il bambino Miguel Gómez, sordo, sottoposto - nonostante il blocco - gratuitamente a un trapianto cocleare, ha mostrato all’auditorio che è già capace d’assimilare i suoni.
Questo trapianto è molto costoso per il paese, soprattutto per via dell’assedio economico imposto dai governi statunitensi.
Il primo Foro della Società Civile di Cienfuegos ha approvato energicamente l’atteggiamento della delegazione cubana che partecipa al 62º Periodo di Sessioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che ha abbandonato la sala durante l’insultante discorso del presidente nordamericano.
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