23 giugno 2007 -  L.P.Navarro www.granma.cu (PL)

 

 

 Filosofi e scienziati nordamericani

 

per la cessazione del blocco

 

 

 

 

Dopo cinque giorni di lavoro nell'Università di L'Avana, la XIX Conferenza dei Filosofi e Scienziati Sociali del Nord america eCuba é terminata con l'approvazione di una risoluzione emessa dalla delegazione visitante in appoggio alla lotta rivoluzionaria del nostro paese e "per la restaurazione di relazioni che faranno bene agli Stati Uniti, a Cuba ed al resto della comunità mondiale".

Nel documento, letto da Richard Jones, professore dell'Università di Howard, Maryland, i 27 delegati stranieri, provenienti da 16 Università degli Stati Uniti e Canada, condannano l'arrogante belligeranza del governo statunitense. Non accettiamo la tragedia dell'11 settembre, sottolineano, come giustificazione affinché si continui a rappresentare Cuba "come uno stato maligno".

Hanno anche mostrato la loro indignazione davanti al rifiuto, dell'amministrazione Bush, di condannare il terrorista Luis Posada Carriles o estradarlo in Venezuela affinché sia giudicato per i tanti crimini commessi.

Hanno aggiunto che il governo USA mentre mantiene un crudele trattamento verso i cinque cubani antiterroristi carcerati sul suo territorio "non ha frenato tali attività illegali e continua accogliendo e perfino perdonando i noti terroristi anticubani".

Nella risoluzione finale, i filosofi e gli scienziati sociali del nord america hanno stabilito l'impegno di "lavorare incessantemente affinché cessi il crudele, costoso ed inumano blocco economico contro Cuba. Questo viola i diritti dei cittadini statunitensi a viaggiare ed ad informarsi liberamente e costituisce una barriera per le normali relazioni che devono esistere tra i nostri due popoli".