24 aprile 2007 -  www.granma.cubaweb.cu (AIN)

 

 

Governo USA accusato di ostacolare

 

la vendita di prodotti cubani

 

 

 

 

 

María de los Ángeles Sánchez, Direttrice dell'Ufficio Cubano della Proprietà Industriale (OCPI), ha accusato il governo USA di utilizzare artifici legali per tentare di frenare la circolazione delle marche e dei prodotti di Cuba.

La specialista ha denunciato la condotta inconseguente delle autorità nordamericane di includere un articolo nella sezione 211 della Legge di Bilancio col fine d'impedire che compagnie nazionali cubane esercitino i loro diritti sui marchi registrati e vigenti.

Sánchez, in apertura di un Seminario Internazionale sui distintivi di prodotti o servizi,  ha citato il caso dell'impresa cubana di rum Havana Club Holdings che è stata bersaglio di costanti attacchi e tentativi di furto del registro nel territorio statunitense.

La funzionaria ha precisato, davanti ad esperti di Costa Rica, Spagna, Honduras, Messico, Panama e Repubblica Bolivariana del Venezuela che questo fatto è un'ulteriore espressione del blocco del governo di Washington contro Cuba, che oltrepassa le sfere economica, commerciale e finanziaria e si estende alla proprietà intellettuale.

Ha anche criticato la dannosa pratica dei paesi sviluppati di estendere il tempo di validità dei brevetti mediante i dati di prova e l'elevato prezzo delle medicine protette, che concedono, ad essi, l'esclusività nel mercato e condannano i consumatori a comprarli a costi molto elevati.

Beatriz Amorín, consulente dell'Ufficio Mondiale della Proprietà Intellettuale, organismo specializzato del sistema dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, ha condannato le attuali abissali differenze tecnologiche esistenti nell'orbe.

Amorín ha osservato, nell'incontro che si conclude domani nel Hotel Miramar Panorama, che mentre l'Honduras promuove la banana precotta nel suo commercio estero, gli Stati Uniti possiedono il monopolio della firma Microsoft.