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La Società civile cubana
condanna il blocco USA
Rappresentanti di 198 organizzazioni e associazioni hanno condannato la politica degli Stati Uniti contro l’isola durante il V Forum della Società Civile cubana contro il blocco e l’annessione.
Riuniti nella Casa de las Américas, i circa 300 assistenti hanno denunciato il governo di Washington come responsabile delle perdite per la nazione di almeno 89 mila milioni di dollari in quattro decenni.
Nella dichiarazione finale dell’incontro i partecipanti hanno espresso la più energica condanna al rafforzamento delle azioni d’aggressione degli USA e in particolare contro la guerra economica, commerciale e finanziaria contro Cuba.
Il documento reitera che il blocco viola in maniera flagrante il diritto costituzionale e la volontà della comunità delle nazioni espressa nell’Assemblea Generale della ONU, in 15 Risoluzioni di condanna, dal 1992. In quell’anno 59 paesi appoggiarono la risoluzione cubana contro l’assedio degli USA e nel 2006 lo hanno fatto ben 183 nazioni.
La dichiarazione esige dall’amministrazione nordamericana l’immediata liberazione dei Cinque Patrioti Cubani reclusi nelle carceri statunitensi per aver combattuto il terrorismo e inoltre l’estradizione al Venezuela del criminale terrorista Luis Posada Carriles, organizzatore di innumerevoli azioni di terrorismo (reo confesso) e soprattutto dell’esplosione di un aereo cubano civile, nella quale morirono 73 persone innocenti nel 1976 nel cielo di Barbados.
Alla chiusura del Forum il membro della segreteria del Comitato Centrale del PCC, Fernando Remírez de Estenoz, ha affermato che è vitale la permanente denuncia contro le aggressioni nordamericane e soprattutto contro il blocco.
Quello che definirà il futuro del popolo cubano è la sua unità e la necessità di continuare a lottare per la Rivoluzione, il socialismo e l’indipendenza, ha precisato Remírez de Estenozch che è anche capo del dipartimento delle Relazioni Internazionali del Partito Comunista cubano.
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