20 settembre 2007 - J.A.dell'Osa e J.Balán www.granma.cubaweb.cu

 

 


Del blocco genocida
 

Ospedali Rifiutati

 

 

 

 

 

 

Il Cardiocentro Pediatrico William Soler di Altahabana, inaugurato da Fidel 21 anni fa, con l'obiettivo fondamentale di offrire cure a bambini e bambine con malformazioni congenite del cuore, é stato incluso dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, in un nuovo gesto di evidente disumanità,  in una strana categoria: quella di Ospedale Rifiutato.

I primi sintomi di questa misura che ostacola ancora più l'acquisizione di medicine e dispositivi per il trattamento di disturbi cardiaci - che in alcuni casi sono solo fabbricati da imprese o filiali nordamericane - è la recente proibizione che l'impresa AGA e Numed vendano al Cardiocentro dispositivi e cateteri che sono utilizzati dagli specialisti per la realizzazione della tecnica conosciuta come Cateterismo Interventista.

Questa
procedura avanzata , minimamente invasiva, si pratica nel Cardiocentro, con buoni risultati, per la chiusura dei difetti di comunicazione tra le cavità del cuore, la dilatazione di valvole cardiache strette, tra altre sintomatologie, che evitano di dovere portare il paziente in sala operatoria per praticargli un intervento chirurgico a "cuore aperto".

Dallo scorso anno, secondo fonti consultate dal Ministero della Salute Pubblica, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha cominciato a considerare i più importanti ospedali del sistema nazionale di salute cubano come Ospedali Rifiutati, in un nuovo e criminale tentativo di strangolare lo sviluppo dell'attenzione medica nel nostro paese.

Questo non è un problema politico, ha osservato il chirurgo cardiovascolare Dottore in Scienze Mediche Eugenio Selman-Housein Sosa, direttore del Cardiocentro William Soler, bensì etico, umano e morale, che denigra, secondo la sua opinione, il governo nordamericano.

Lo specialista ha indicato che dalla fine dello scorso anno si vengono producendo, dentro i meccanismi di licenza stabiliti dal Dipartimento del Tesoro di quel paese, cambiamenti nell'implementazione ed interpretazione delle leggi, per ostacolare l'acquisizione, da parte dell'istituzione da lui diretta, di strumentazione, attrezzature e medicine.

Il Cardiocentro William Soler, attraverso una Rete Cardiopediatrica Nazionale, sotto la direzione del Programma Materno-Infantile del Ministero della Salute Pubblica, ha organizzato, in queste più di due decadi di esistenza, l'attenzione ai bambini affetti da malattie del cuore, che ha permesso la diminuzione in un 75% del tasso di mortalità per cardiopatie in età pediatriche. Ciò si traduce nell'incorporazione alla vita utile di centinaia di bambini, molti dei quali sono attualmente adulti.

Da 1986 fino ad oggi, nel Cardiocentro William Soler, Centro di Riferimento Nazionale, si sono realizzati più di 6500 operazioni al cuore, includendo neonati, un 60% delle quali si sono praticati a "cuore aperto".

Questa prestigiosa istituzione pediatrica, che offre sicurezza e
felicità alle famiglie cubane, mostra successi riconosciuti mondialmente, nel trattamento delle anomalie congenite cardiovascolari e, anche, nell'introduzione di nuove tecniche diagnostiche, terapeutiche e di riabilitazione. Di ciò è frutto l'ampia gamma di lavori scientifici, docenti e di ricerca che sono stati presentati dai suoi specialisti in congressi ed eventi nazionali ed internazionali.

E' da rimpiangere, per questo motivo, la sistematica negazione alla concessione di visti affinché i suoi professionisti possano assistere ad incontri scientifici sul suolo nordamericano, adducendo il pretesto che "l'entrata potrebbe andare in detrimento degli interessi degli Stati Uniti".

Tale è il caso di due note scienziate del Cardiocentro William Soler, la professoressa Herminia Palenzuela López, specialista in Cardiopediatria e vicedirettrice medica dell'istituzione, e Dunia Benítez Ramos che lavora come intensivista cardiovascolare, addetta alla cura di bambini in grave stato.

Entrambi le specialiste sono d'accordo nell'affermare che qualunque persona di buona volontà può qualificare queste proibizioni come "immorali" e "antietiche", perché la partecipazione ad incontri scientifici internazionali - nei quali si riuniscono in generale ciò che più brilla e vale nei temi medici che si dibattono - arricchisce le conoscenze in diversi campi del sapere e contribuisce ad una migliore cura dei pazienti.

La dottoressa Palenzuela osserva che questi interscambi sono essenziali per tutti gli specialisti, e fondamentalmente per chi si dedica alla cardiologia e chirurgia cardiovascolare pediatrica, che richiedono un sistematico aggiornamento ed addestramento.

A tutta evidenza, in un tema di tanta alta sensibilità come quello affrontato, ciò che eufemisticamente suole ora chiamarsi Ospedali Rifiutati, costituisce la riaffermazione delle nuove e criminali azioni che si continuano a tessere sotto l'oscuro manto del blocco che gli Stati Uniti mantengono, da quasi mezzo secolo, contro il nostro paese.