Il presidente Evo Morales compie il primo anno a capo
dello Stato boliviano, dalla sua investitura il 22 gennaio 2006. Per la loro
importanza, Prensa Latina riproduce i momenti cruciali della vita e della
traiettoria politica del primo mandatario indigeno del continente: Juan Evo
Morales Ayma nacque ad Isayayi, un paese minerario di Oruro, il 26 ottobre
1959.
Nel gelido altopiano occidentale boliviano e come migliaia di contemporanei,
la sua famiglia contadina emigrò al principio degli anni ottanta all'est del
paese. Morales è di origine amerindia e la sua lingua e la sua etnia è l'aymará.
Nel Chapare i suoi parenti si dedicarono alla coltivazione della coca. Da
bambino, Morales fu pastore di lama, panettiere e trombettista di una banda
locale. Finì i suoi studi a livello della scuola media, e non ha potuto
andare all'Università.
A 17 anni fece il servizio militare, una base importante della sua
formazione. La sua attività politica cominciò con la nomina di segretario
dello sport del suo sindacato.
In quegli anni, Morales, leader “cocalero” della regione, partecipò
attivamente alle marce, agli scioperi ed altre forme di protesta contro le
minacce del governante e dittatore Hugo Banzer, che minacciava con
distruggere tutte le piantagioni della millenaria coltivazione.
Dietro la pretesa di questo presidente, si nascondeva un accordo con
l'ambasciata degli Stati Uniti di finire con quello che loro consideravano
una fonte di narcotraffico e della cocaina.
L'anno 1997 può considerarsi come una data chiave per Morales, perché è
quando inizia la sua attività come legislatore. In quell'anno arriva alla
Camera dei Deputati con un appoggio massivo (ottiene il 70% dei voti del
distretto, più che nessun altro parlamentare).
Il suo gruppo al Congresso si mantenne intatto fino al 2002. A metà dello
stesso anno, Morales ritornò con più forza e più popolarità che mai per le
elezioni generali. Il suo partito era il Movimento al Socialismo (MAS).
Guadagnò la quinta parte del Congresso malgrado le inchieste registrassero
un 4% di intenzione al voto, per il leader indigeno. Ottenne il secondo
posto e Washington minacciò allora di tagliare l'aiuto finanziario.
Il MAS è sempre stato considerato il partito del popolo dimenticato, delle
classi popolari e lottatrici, che fino a poco tempo fa si manteneva
nell'ombra del potere della minoranza.
Nelle elezioni del 18 dicembre 2005, Morales ottenne il 54% dei voti, di
fronte al 28 del suo rivale più vicino, l'ex mandatario, Jorge Quiroga, di
tendenza conservatrice.
Dai suoi primi giorni come Capo di Stato, Morales mise tutto il suo
gabinetto in funzione di un lavoro che migliorasse la qualità di vita dei
suoi elettori, senza esclusione.
*L’autore è corrispondente di Prensa Latina in Bolivia