12 marzo 2007 - M.H.Garrido www.granma.cu (PL)

 

Ricardo Alarcón ha chiamato a solidarizzare

con i boliviani nella tragedia

 

     
Il presidente del Parlamento cubano, Ricardo Alarcón, ha affermato che i sogni di Fidel Castro di solidarietà e fraternità con altri popoli latinoamericani si stanno realizzando in Bolivia.

 

Poco prima di tornare nel suo paese dopo una breve visita ufficiale, Alarcón si è riunito con membri della missione diplomatica e con medici e professori dell’Isola, ai quali ha trasmesso il saluto del capo dello Stato cubano.

 

Ha sottolineato l’affetto che i boliviani provano per i cubani, prima di tutto per i medici che condividono la sorte di migliaia di sinistrati nel dipartimento del Beni (Nord), quello più colpito da El Niño.

 

Secondo Alarcón, i collaboratori dell’Isola che oggi prestano il loro servizio in decine di paesi sono un’espressione di valori imprescindibili per salvare l’umanità.

 

Intervistato da Prensa Latina sulle impressioni della sua seconda visita nella nazione andina, ha affermato che questa calamità naturale ha sottolineato l’importanza dell’unità e della fraternità tra i popoli.

 

Le zone inondate che abbiamo sorvolato nel Beni, ha segnalato, sono una dimostrazione di quanto i governi precedenti della Bolivia non hanno fatto per far fronte alle emergenze di questo tipo.

 

Il Presidente del parlamento cubano ha commentato che i disastri naturali in Bolivia sono una piccola cosa se paragonati con altri maggiori, come il neoliberismo che soffoca i popoli originari.

 

In questo senso ha chiamato tutti i paesi, senza distinzione di colori politici, ad appoggiare la Bolivia nell’affrontare questa tragedia.

 

Quest’unità di cui abbiamo bisogno per far fronte alle avversità va al di là del concetto d’integrazione. Si tratta di qualcosa di più profondo, che è la fraternità e il riconoscersi simili, lo stesso popolo, essere fratelli, ha detto.

 

"È questo il messaggio che, appena sarò tornato all’Avana, porterò al compagno Fidel", ha sottolineato.

 

A proposito della serie di visite in America del Sud del presidente Bush, il dirigente cubano ha segnalato che sembra la faccia per dimenticare le critiche nel suo paese contro la guerra in Iraq e le sue nefaste conseguenze.

 

Nell’ambito di una cosiddetta offensiva contro la povertà, ha precisato Alarcón, Bush ha annunciato il ridicolo aiuto alla regione di 70 milioni di dollari, cifra di gran lunga superata dall’accurata assistenza offerta dai dottori cubani e venezuelani, che non si misura in denaro.

 

Secondo Alarcón, con la sua visita Bush tenta di sviare l’attenzione del mondo, che critica la sua politica guerrafondaia.

 

"Forse entro due settimane nessuno ricorderà la promessa barchetta con medicinali e alimenti a bordo per assistere i popoli dell’America Latina", ha precisato.

 

Alarcón ha partecipato a La Paz alla dimostrazione popolare a sostegno del governo di Evo Morales. Era presente anche il presidente venezuelano Hugo Chávez, che ha firmato con il presidente boliviano i contratti sull’adesione del paese andino alla Banca del Sud, appena creata da Venezuela e Argentina.

 

Entrambi i dirigenti hanno presentato la convocazione al I Vertice dei Presidenti e Popoli dell’America Latina, prevista dal 2 al 4 giugno prossimo a Cochabamba, in Bolivia.