Il
vicepresidente boliviano, Álvaro García, ha detto che dopo il primo anno di
mandato del Governo di Evo Morales si è data una stoccata al cuore del
modello neoliberale.
Valutando il primo anno di mandato di Morales, García lo ha definito come un
periodo di grandi cambiamenti strutturali del paese, i cui risultati hanno
bisogno di più tempo per rafforzarsi e per la loro valutazione.
Nel dialogo col quotidiano El Deber, il funzionario sottolinea come
nell'aspetto economico si "è cambiato la matrice produttiva il paese".
Nel 2005 abbiamo ricevuto un paese in cui lo Stato partecipava o controllava
tra il 7 e l' 8 % del Prodotto Interno Lordo (PIL), mentre attualmente è un
18 o 19% del PIL.
García
ha ammesso che il salto si deve essenzialmente al controllo, che ha oggi il
Governo, sugli idrocarburi, dopo la loro nazionalizzazione e la firma di
nuovi contratti, vantaggiosi per la nazione andina, con transnazionali
straniere.
Il vicepresidente ha identificato come uno dei cambiamenti più importanti in
questo processo la costituzione di un Stato sociale, che definisce politiche
in base a consultazioni e deliberazione.
Agenzie di stampa hanno sottolineato che durante il primo anno a capo del
paese Morales ha consolidato la sua gestione governativa nonostante abbia
dovuto affrontare i tentativi di destabilizzazione dei gruppi di destra.
La popolazione ha applaudito il nuovo contratto di esportazione di gas
naturale in Argentina ed i programmi di alfabetizzazione e di chirurgia
della vista, attraverso l'Operazione Miracolo; questi ultimi realizzati con
appoggio di Cuba e Venezuela.