L’informazione è stata offerta a Granma
Internacional dal dott. José Antonio-Díaz Duque, vicetitolare
del Ministero della Scienza, Tecnologia e Ambiente (CITMA), il
quale ha puntualizzato che rispetto a questo indice il paese
ha mantenuto una crescita sostenuta. Nel 1958 solo il 14% del
territorio cubano era coperto da boschi.
Il Viceministro ha segnalato che sono stati
ottenuti buoni risultati anche in altri importanti indicatori
dello stato di salute dell’ambiente, come nel caso della
diminuzione del grado di contaminazione organica, che viene
analizzata in tre ecosistemi: massicci montuosi, principali
bacini idrografici e baie.
A Cuba la VI Convenzione
Internazionale su Medio Ambiente e Sviluppo
• Con cinque Congressi Paralleli
su temi relazionati
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RHC-AIN – La VI
Convenzione Internazionale su Medio Ambiente e Sviluppo
si svolgerà nel Palazzo delle Convenzioni dell’Avana dal
2 al 6 luglio prossimi.
L’incontro riunirà
investigatori, professionisti, educatori, specialisti,
gestori, imprenditori e interessati alla materia
ambientale.
Con lo slogan: “Per un
futuro sostenibile, integrazione solidale e umanista”
questa edizione proseguirà l’obiettivo di approfondire
sempre più temi già abbordati in precedenti convenzioni,
ampliando il dibattito anche su altri nuovi.
Si parlerà dell’effetto
della crisi ambientale che sta soffrendo il pianeta e
della forma più sostenibile di maneggiare e gestire le
risorse naturali.
L’incontro è organizzato
in un gruppo di attività scientifiche generali, con
conferenze magistrali, tavole rotonde, una fiera
espositiva associata di tecnologie, progetti ed
esperienze ambientali.
Parallelamente di
svilupperanno cinque Congressi sui seguenti temi: Aree
protette; Educazione ambientale; Gestione ambientale;
Maneggio degli ecosistemi; Biodiversità e maneggio
integrato delle risorse idriche, nei quali si
svolgeranno simposi, seminari e tavole rotonde.
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Nei massicci montuosi la diminuzione è stata in
media del 17%, come risultato dell’opera svolta nelle
spolpatrici di caffé e nelle fattorie integrali dove vengono
allevati i suini, per ottenere un miglior uso (mediante il
riciclaggio) degli scarti da queste generate, evitando così il
loro scarico in fiumi e ruscelli, secondo quanto ha spiegato.
Nel caso dei bacini idrografici la riduzione è
stata del 3,8% e nelle baie del 3%. In queste ultime grazie ai
lavori nelle reti di drenaggio pluviale, al trattamento delle
acque delle fonti tributarie e dei residui delle industrie
situate nelle vicinanze.
RECUPERATI PIÙ DI MEZZO MILIONE
DI ETTARI DI TERRENI AGRICOLI
Díaz-Duque ha messo in risalto il recupero di
515.000 ettari di terreni agricoli. Il 70% dell’area agricola
cubana è deteriorata.
Ha indicato che si sta lavorando per
riabilitare annualmente mezzo milione di ettari di questi
suoli, danneggiati soprattutto dall’erosione, dalla
salinizzazione e dalla mancanza di materia organica, oltre che
da altri fattori.
Durante la 5º Convenzione Internazionale su
Ambiente e Sviluppo, svoltasi a L’Avana nel 2005 con la
partecipazione di rappresentanti di 25 paesi, il Viceministro
ha ammesso che il degrado dei suoli e la carenza d’acqua
rappresentano i principali problemi ambientali nell’Isola.
IL 96% DELLA POPOLAZIONE HA
ACCESSO ALL’ACQUA POTABILE
Ha riferito che attualmente il 96% della
popolazione ha accesso al servizio d’acqua potabile ed il 95%
ai sistemi di trattamento d’acque nere o residuali.
Per quanto riguarda la cura della diversità
biologica, il Viceministro ha informato che si stanno
completando e attualizzando gli studi su flora e fauna, che
permetteranno di individuare nuove specie, endemiche e in
pericolo d’estinzione, così come di asserire che qualcuna di
queste è già scomparsa dal paese.
Cuba conta su una strategia nazionale per la
protezione della diversità biologica, effettuata in situ ed
ex situ. La protezione in situ avviene attraverso
il sistema delle aree protette, mentre quella ex situ
nei dodici giardini botanici di cui dispone l’Isola.
Ha messo in risalto che il 22% della superficie
nazionale viene protetta in situ.
L’USO DEL GAS NELLA
CO-GENERAZIONE ELETTRICA:
UN ESEMPIO DI PRODUZIONE PIÙ
PULITA
Díaz-Duque ha assicurato anche che ci si sta
sistematicamente impegnando ad applicare strategie di
Produzione Più Pulita, vale a dire ad impiegare tecnologie che
permettano un maggior utilizzo delle materie prime e del
minimo delle risorse, oltre al trattamento e riutilizzo
effettivo dei residui che vengono generati per evitare la
contaminazione dell’ambiente.
L’impiego di buona parte del gas naturale per
la co-generazione elettrica, la sostituzione dei frigoriferi
nelle case con altri più efficienti (che consumano meno
elettricità ed i cui gas refrigeranti utilizzati non
danneggiano la cappa dell’ozono) e l’uso per cucinare, fatto
da alcuni contadini nelle zone montagnose, dei residui suini
per la produzione di biogas, rappresentano alcuni esempi messi
in pratica nel paese nell’ambito della detta strategia.
CONTINUARE AD EDUCARE ALLA
CURA DELL’AMBIENTE
Anche l’educazione ambientale della
popolazione, che si deve continuare ad incoraggiare, ha
contribuito al raggiungimento dei suddetti risultati. La
strategia del paese in questo campo si realizza in due
maniere: formale e non formale.
L’educazione formale viene impartita nelle
scuole dove il programma prevede l’investigazione sui
principali problemi che affliggono il pianeta e la specie
umana, oltre a quelli specifici di Cuba. Partecipano anche a
concorsi relativi alla cura del loro ambiente di vita ed al
risparmio d’energia.
La non formale viene impartita attraverso
campagne ed il lavoro in comunità e industrie, che promuovono
l’amore per la natura in generale e la necessità della sua
cura da parte dell’essere umano, considerato il suo principale
depredatore. Qui intervengono ministeri, istituzioni
scientifiche, mezzi di comunicazione, organizzazioni di massa
e la comunità stessa.
LA PROVINCIA GRANMA È
LA SEDE PER IL 5 GIUGNO
Il funzionario ha elogiato l’opera alacre di
vari anni sviluppata dalla provincia Granma, che le ha
permesso di venire dichiarata sede della Giornata Mondiale
dell’Ambiente a Cuba.
I miglioramenti socio-economici per la
popolazione che vive in zone di difficile accesso e l’opera
svolta nelle aree non protette hanno favorito lo sviluppo
sostenibile nelle montagne, uno degli aspetti dove si sono
maggiormente manifestati.
Secondo quanto ha spiegato è stata ridotta
anche la contaminazione del Río Cauto, è stato ri-forestato il
suo bacino (uno degli otto priorizzati nel paese) e sono state
create tenute forestali lungo i suoi argini; sono stati
recuperati terreni agricoli danneggiati ed è stato riabilitato
il servizio meteorologico (radar di Pilón).
PER L’EQUILIBRIO TRA CRESCITA
ECONOMICA,
SVILUPPO SOCIALE E PROTEZIONE
DELLA NATURA
Il vicetitolare del CITMA ha definito positivo
il lavoro svolto in campo ambientale dal 2001 ad oggi.
Nonostante ciò ha messo in risalto la necessità di continuare
ad impegnarsi per ottenere un equilibrio tra la crescita
economica, lo sviluppo sociale e la protezione della natura.
L’organizzazione ambientalista mondiale WWF ha
affermato quest’anno che Cuba è l’unico paese che progredisce
nel campo dello sviluppo sostenibile. Nel 2001 l’Isola ha
meritato la sede per la Giornata Mondiale dell’Ambiente ed è
divenuta la prima nazione dei Caraibi e la terza in America
Latina (le altre erano Brasile e Messico) a ricevere questa
distinzione, concessa dal Programma delle Nazioni Unite per
l’Ambiente (PNUMA è la sigla in spagnolo).
LA NUOVA STRATEGIA AMBIENTALE
NAZIONALE:
UNA NECESSITÀ
Durante l’intervista, GI ha indagato anche
sulla promulgazione di una nuova Strategia Ambientale
Nazionale, in vigore dal 18 aprile scorso, dopo due anni di
consultazioni per conoscere i nuovi problemi ed i nuovi
scenari.
Díaz Duque ha commentato al rispetto che in
dieci anni i problemi ambientali erano cambiati e si rendeva
necessaria la creazione di uno strumento che permettesse nuove
forme di lavoro. La strategia precedente venne elaborata nel
1997, prima della promulgazione della Legge sull’Ambiente.
Tra gli aspetti che la contraddistinguono ha
menzionato il fatto che è stata approvata dal Consiglio dei
Ministri e che dev’essere annualmente valutata dallo stesso;
ha un periodo di vigenza che va dal 2007 al 2010; stabilisce
misure concrete, oltre al fatto che gli organismi preposti a
metterla in pratica devono garantire la realizzazione degli
obiettivi proposti con l’assegnazione di risorse finanziarie,
materiali e umane.
Il vicetitolare del CITMA ha messo in risalto
che la nuova Strategia Ambientale Nazionale, oltre ad assumere
le principali problematiche contenute nella precedente, ne
comprende altre di vitale importanza per il paese, come la
disponibilità delle risorse idriche, che non sono infinite e
che rendono quindi necessarie azioni per la loro gestione e
conservazione, oltre a studi sui pericoli, la vulnerabilità e
i rischi in disastri, come quelli legati ai cambiamenti
climatici, ai terremoti, agli incendi forestali ed ai fenomeni
idrometeorologici (siccità, uragani, penetrazioni del mare).