L'invecchiamento della popolazione non è
solo una questione di cui preoccuparsi ma di cui occuparsi. E ciò lo
dimostrano gli specialisti della tematica gerontologica che hanno
appena finito uno studio sulla longevità nel nostro paese.
Secondo il dottore Roberto Diéguez Dacal,
specialista principale di geriatria e gerontologia della Direzione
Nazionale dell'Anziano del Ministero della Salute Pubblica, oggi i
ricercatori stanno elaborando i dati ottenuti ma si può già parlare di
circa 2500 anziani che hanno cento anni o più.
Lo studio, ha detto il dottore Alberto Fernández Seco, direttore
nazionale dell'Anziano, si propone di spiegare le cause che incidono
sull'espansione della vita e caratterizzare cognitivamente e
funzionalmente i longevi cubani.
Fernández Seco ha commentato, previo i risultati generali, che
fattori genetici, di sesso ed emozionali, oltre ad un facile
adattamento al cambiamento e la presenza di sane abitudini, sono
alcune delle cause che incidono sull'aumento degli anni di vita.
Questa opinione dello specialista si basa sui risultati di un
sondaggio effettuato nella capitale a 270 centenari.
Nello stesso appare che più del 55% di quelli intervistati provenivano
da genitori che vissero 80 anni o più, per questo si crede che la
sopravvivenza trovi spiegazione in una teoria per cui i figli dei
longevi denominati "filtri genetici", si ammalano meno e pertanto
vivono più.
Dei 270 intervistati, 210 sono donne, e questa preponderanza delle
femmine può essere relazionata con la presenza di estrogeno e la
diminuzione di ferro dovuto ai periodi mestruali, afferma la
dottoressa Katy Hind Selman-Housein, componente la squadra di ricerca.
Da un altra angolazione del fenomeno, lo studio ha comprovato che, nei
centenari che vivono con la loro famiglia ed emozionalmente si sentono
bene, diminuiscono le discapacità strettamente relazionate con la
depressione.
La ricerca descrive inoltre la maggioranza dei longevi come persone
che hanno cominciato a lavorare precocemente fino ad età avanzate; con
adeguata accettazione dei cambiamenti sorti con l'età; una mobilità
che rigetta l'essere distesi o seduti per lunghi periodi e prudenti
davanti al consumo di medicine.
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