4 ottobre 2007 - M.M.Jimenez www.granma.cu (JR) |
Il Ministro degli Esteri, Felipe Pérez Roque, risalta la fiducia di Cuba nei suoi giovani
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Studenti di diverse facoltà della capitale hanno avuto l’opportunità di dialogare sugli effetti del crudele e criminale blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti contro Cuba, con Felipe Pérez Roque, ministro degli Esteri dell’Isola e uno dei protagonisti essenziali nella denuncia internazionale contro questa ignobile misura, negli ultimi anni.
In Piazza Ignacio Agramonte dell’Università dell’Avana, si è stabilito uno scambio franco e spregiudicato durante il quale il ministro e i giovani partecipanti all’incontro, che hanno denunciato l’illegale e dannosa politica nordamericana e le deficienze interne che complicano l’opposizione alle sue conseguenze.
Durante l’incontro è stato presentato un tabloide con la relazione di Cuba per la ONU sulla necessità di porre fine a questa datata e ingiustificabile politica criminale e inoltre è stata spiegata la campagna comunicativa contro il blocco. Il ministro ha sottolineato che i giovani devono adattarsi alle nuove realtà e trasformarle per il bene di tutti ed ha dichiarato d’essere sicuro che questo avverrà.
Erano presenti all’incontro Julio Martìnez, primo segretario della UJC, Juan Vela Valdéz, ministro all’Educazione Superiore, Carlos Lage Codorniú, presidente della FEU, assieme ad altri dirigenti.
Nell’occasione è stata letta una dichiarazione della gioventù cubana contro il blocco da Ernesto Fernández, membro del Burò Nazionale della UJC.
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