27 giugno 2007 - www.prensa-latiina.it

 

Cuba sta lavorando per un

investimento straniero efficiente

e mutuamente vantaggioso

 

 

 

Cuba intraprende dal 2003 la riorganizzazione dell'investimento straniero perché possa servire da complemento alla sua economia, perché sia più efficiente e propizi i commerci mutuamente vantaggiosi, ha affermato il ministro del ramo, Martha Lomas.

La titolare del Ministero per l'Investimento Straniero e la Collaborazione Economica (MINVEC) ha spiegato ai deputati della Commissione dei Temi Economici del Parlamento il processo che è in marcia, per offrire maggiore controllo nell'affluenza del capitale forestiero.

Ha precisato che l'investimento straniero ha tra i suoi obiettivi la chiave per ottenere maggiori vendite ed esportazioni delle imprese cubane, inoltre a maggiori entrate dirette per il paese e la concertazione di nuovi commerci.

La Lomas ha informato che alla chiusura del 2006 Cuba ha ottenuto una cifra record di entrate dirette, ascendente a 981 milioni di dollari per concetto di investimento straniero, equivalente ad un incremento del 22% rispetto al 2005.

Ha aggiunto che l'attività che dirige ha apportato un 8% del totale del Prodotto Interno Lordo (PIL) registrato per l'economia nel 2006, precisamente grazie a maggiori livelli di efficienza e controllo.

Ha indicato che i principali contratti esistenti di amministrazione e produzioni prodotti dalla cooperazione si registrano nell'Industria di Base, il ramo economico cubano con maggiore presenza di investitori di altri paesi.

In questo senso, la titolare del MINVEC ha menzionato il petrolio, il settore minerario e l'elettricità, seguiti dal turismo, l'industria leggera, la costruzione e le produzioni agro-alimentari.

Come ha puntualizzato il ministro, Spagna, Canada, Italia e Francia, emergono tra le nazioni con maggiori contratti commerciali con Cuba, come Cina e Venezuela, con le quali si lavora rapidamente, alla ricerca di maggiore integrazione.


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