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Cardenas 24 dicembre 2007 - Ventura de Jesus www.granma.cu |
Buon anno petrolifero
il 2007
Il paese
produce giá il 47% del combustibile che consuma. Con il gas naturale
accompagnante l’estrazione del greggio si genera il 15% di tutta
l’elettricità. Trivellati 32
nuovi pozzi |
Per la terza occasione il paese raggiungerà la cifra equivalente a 4 milioni di tonnellate di petrolio. Il volume che non si conseguiva dal 2003 ora riveste particolare importanza dovuto alla circostanza che il barile di greggio, nel mercato internazionale, supera i 90 dollari.
E’ stato un buon anno petrolifero, ha commentato Carlos Lage Dàvila, segretario del Comitato Esecutivo del Consiglio dei Ministri, per poi precisare che oggi Cuba produce il 47% del combustibile che consuma e genera il 15% di tutta l’energia con il gas naturale accompagnate l’estrazione di greggio.
Lage, in compagnia di Yadira Garcìa Vera, membro del Burò Politico e ministra dell’Industria Basica, ha visitato l’Impresa di Perforazione e Estrazione di Petrolio del Centro, (EPEP-C), che nelle prossime ore completerà il milione di tonnellate di greggio, cifra raggiunta ininterrottamente da 12 anni.
Lage ha annunciato che alla chiusura del 2007 si raggiungerà la quantità di 2.908.000 tonnellate di greggio e approssimativamente 1.215 milioni di metri cubici di gas, che equivalgono a poco più di un milione di tonnellate di petrolio.
Riferendosi ai risultati, ha sottolineato l’importanza della produzione e sfruttamento del 97% dei gas naturali accompagnati. Ha detto che sono stati realizzati gli investimenti necessari per evitare la contaminazione ambientale con la fuoriuscita di questo gas e, al contempo, per utilizzare questo “petrolio equivalente” nella generazione di elettricità ad un costo molto più economico.
Affinchè si abbia un’idea dell’incidenza sull’economia nazionale, ha commentato il Vicepresidente del Consiglio di Stato, se avessimo importato il fluel oil necessario per generare la stessa quantità di elettricità (il 15%) avremmo dovuto investire tra i 400 e i 500 milioni di dollari, ovvero più del doppio delle entrate ricavate con l’esportazione del tabacco.
Lage ha informato che durante l’anno in corso sono stati realizzati studi sismici, come mai fatto in precedenza, e sono stati trivellati 32 nuovi pozzi, cosa possibile grazie alla decisione di Fidel di acquistare 10 macchine perforatrici, in previsione dell’aumento dei rezzi del petrolio e il naturale calo nella resa dei pozzi esistenti. Del totale, 10 pozzi sono stati trivellati da imprese cubane. Un’altra buona notizia è che le imprese nazionali già sono responsabili di una considerevole parte dei servizi specializzati che si prestano ai pozzi e si spera che per il 2009 possano coprire almeno la metà delle necessità, attualmente svolti da compagnie straniere.
In chiusura Lage ha esteso la felicitazione a tutti i lavoratori dell’industria petrolifera di Matanzas e del paese, segnalando la necessità di risparmiare ogni volta di più e non solo attraverso la sostituzione di apparecchiature, modernizzazione, investimenti e nuove tecnologie ma anche a partire da maggiore controllo, organizzazione e disciplina. Nella giornata sono stati consegnati riconoscimenti a un gruppo di lavoratori e imprese petrolifere, tra cui la EPE-C, che mostra un coefficiente di sfruttamento dei pozzi pari al 96,22%, con una riduzione del costo unitario di 11 pesos per tonnellata e un risparmio nei consumi elettrici pari al 6,22%.
Reinaldo Ruiz Gonzàlez, direttore dell’EPEP-C, ha reso noto che il sistema di gestione della qualità dell’Impresa è certificato secondo gli standard ISO 9001 del 2001, e che due delle istallazioni hanno ricevuto il riconoscimento ambientale nazionale rilasciato dal CITMA, oltre ad ottenere la condizione di centro di referenza del registro militare.
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