8/2/2007
- C.T.Curbeira, A.B.Cascaret
www.granma.cu
(AIN)
Una bambina cubana ha vinto il
premio internazionale di pittura
sull’ecosistema
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Si dice che piangere non serve a
niente ma, almeno per quanto riguarda il Pianeta Terra, le
lacrime versate quotidianamente di fronte all’indolenza
nell’affrontare i problemi che lo lacerano ci stanno bene.
Il pianto di molti occhi attenti e
preoccupati per il degrado del globo terracqueo pretende di sanare le
ferite aperte dal processo di desertificazione e da altre calamità che
affliggono l’umanità.
Quest’idea ha ispirato la pioniera
Lianne Pérez Diéguez a realizzare il disegno Deserto di
desertificazione ed ecosistema, con il quale ha ottenuto la quarta
posizione mondiale nella quindicesima edizione del concorso
internazionale Pittura Infantile sull’Ecosistema, promosso
dall’UNICEF.
La pergamena con il riconoscimento le è
stata consegnata dal vice ministro del CITMA José Antonio Díaz-Duque
di fronte ai suoi compagni di classe e professori della scuola media
di Guantánamo Rafael Orejón Forment.
"Attraverso la combinazione di colori
caldi e freddi mostro nel disegno tutto il processo di
desertificazione, il taglio indiscriminato di alberi, l’uso
inappropriato di pesticidi oltre ad un paesaggio di suoli aridi.
"Nel fondo i volti delle persone, dai
cui occhi scendono lacrime ed una mano che ferma questo processo di
degrado". La pioniera ha descritto così la sua opera.
La professoressa Yaqueline Díaz Inciarte
ha opinato che l’adolescente possiede un riconosciuto curriculum di
partecipante a differenti concorsi, soprattutto di arti plastiche.
A questa qualità unisce il suo elevato
rendimento scolastico, l’assiduità nelle attività culturali e la
partecipazione, ricevendo premi, in altri concorsi nazionali come
Trazaguas, Contra Incendios e Transito, tutti nel 2005.
Possiede inoltre una trentina di
riconoscimenti conquistati in eventi provinciali e municipali. Quest’ultimo
premio lo dedica a molte persone, fra le quali i suoi genitori, amici
e professori e naturalmente ad una persona imprescindibile: Fidel.
Dice a tutti che continuerà a difendere l’ecosistema e ad amare il suo
mondo di colori.
La studentessa, che dipinge da quando
aveva sette anni ed appartiene al Taller Soñar Despierto
dell’istruttore d’arte Valeriano Donatien, ha confermato che
l’ispirazione per realizzare questo disegno le è venuta "con il
costante brigare per le strade della città, osservando i
maltrattamenti dell’uomo alla natura, che danneggiano così tanto
l’ambiente. Il lavoro ci mostra questi problemi e la possibilità di
porvi rimedio".
"È un’artista in embrione" – opina
orgoglioso Valeriano –. "Per realizzare il disegno ha usato la tecnica
dell’acrilico. Lei investiga tutto quel che dipinge e lavora anche con
l’argilla".
Non meno allegria esprime in questi
giorni la madre, Dalia Rosa Diéguez Jiménez: "mi riempie d’orgoglio
che a soli 15 anni abbia vinto questi premi, credo che sarà una grande
pittrice; questa è la sua meta e credo che la raggiungerà".
Attualmente il disegno di Lianne è
esposto in una galleria d’arte in Giappone, assieme alle opere degli
altri vincitori, quattro dei quali cubani.
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