11 settembre 2007 - I.Storgen* www.prensa-latina.it

 

 

Ciò che si

 

proibisce a Cuba 

 

 

 

 

 

È importante tenere in debito conto, senza dogmatismi e senza rinchiuderci in criteri obsoleti, che è vero che a Cuba si proibiscono molte cose e l'ho visto coi miei propri occhi.

Le proibizioni sono:

* bruciare le bandiere nordamericane, perché non rappresentano un governo ma bensì il suo popolo.

* festeggiare la morte dei detrattori, perché si rispetta il dolore delle loro famiglie e si rende culto alla vita.

* non mettersi in ginocchio davanti a niente.

* perdere la dignità.

* perdere la volontà di essere davvero liberi.

* erigere monumenti, statue, figure con l'immagine dell'eroe indiscutibile, Fidel Castro.

* rendere culto alla sua personalità, perché lui considera che la sua opera è un lascito per l'umanità e non deve essere mai confuso con gesti di personalismo, molto meno avvertire che rispondono ad interessi personali.

* pregare, supplicare, chiedere umiliandosi per ciò che è un diritto.

* parlare della vita privata dei nemici storici, per questo non si è mai ascoltato un cubano commentare sulla famosa love story di Clinton e la Lewinsky.

* immischiarsi o lavorare contro la volontà dei popoli, cioè la sua autonomia.

* che esista analfabetismo.

* che esistano emarginati.

* che si pretenda assassinare la cultura.

* che ci siano bambini dormendo per la strada o abbandonati alla loro sorte.

* la negligenza governativa in maniera tale che ci siano pochi che abbiano molto, tra tanti che non abbiano niente.

* che giovani del mondo che non hanno accesso all’educazione universitaria, rimangano marcendo nella loro frustrazione, e per questo si è creata l'ELAM, che ci sia gente che non abbia la possibilità di vedere per il fatto di non avere le risorse per trattamenti medici ed operazioni chirurgiche.

* che si considerino solo i cubani e le cubane meritevoli della sanità gratuita, per questo si estesero programmi che curano uomini e donne di TUTTI i paesi poveri.

* che esistano livelli di denutrizione infantile.

* che ci sia mortalità infantile.

* l'ipocrisia che propone la chiesa cattolica nel mondo, per non parlare nelle scuole e negli ambiti giovanili, sulla prevenzione di crudeli malattie che potrebbe evitarsi a partire dal semplice uso dei preservativi, continui a causare tante vittime nel mondo.

* la mancanza di solidarietà.

* la mancanza di sensibilità.

* la mancanza di tenerezza.

* la mancanza di collaborazione davanti alla necessità dei più.

* l'ipocrisia.

* l'arricchimento di pochi a costo del sudore di molti.

E la lista può continuare, ma con quello che ho detto considero che sia sufficiente affinché non si abbia paura di gridare ai quattro venti:

È CERTO, A CUBA CI SONO MOLTE COSE CHE SI PROIBISCONO!!!
 

 


*l’autrice è responsabile delle relazioni internazionali di Amici per la Pace in Colombia e nel mondo-Aporrea-pubblicato su www.visionesalternativas.com

tradotto da Ida Garberi