Cuba, a meno di due anni
dall’inizio della sua rivoluzione energetica, ha installato in
110 dei 169 municipi del paese gruppi elettrogeni diesel con
capacità di generare congiuntamente 1.307 MegaWatt (MW)
d’elettricità, che funzionano in base alle necessità nei
momenti di massima domanda energetica, ha informato la
ministra dell’Industria di Base (MINBAS), Yadira García Vera.
La nazione sta inoltre attuando
un programma, che dovrebbe concludersi nel 2008, per
installare altre batterie che utilizzano il fuel oil e
lavorano 24 ore su 24 e che potranno generare 1.770 MW, ha
spiegato la titolare del MINBAS nella 5º Conferenza
Internazionale sull’Energia Rinnovabile, il Risparmio
dell’Energia e l’Educazione Energetica, svoltasi a L’Avana con
la partecipazione di 300 delegati, 100 dei quali stranieri
provenienti da 28 nazioni.
Secondo le informazioni offerte,
sono stati installati anche più di 3.000 piccoli gruppi
elettrogeni in centri vitali dell’economia, della sanità e dei
servizi.
Il paese, con l’installazione
dei detti gruppi elettrogeni, sta transitando verso uno schema
di generazione elettrica distribuita che ha, tra gli altri
vantaggi: la riduzione delle perdite di trasmissione, venendo
generata vicino ai consumatori; il basso consumo energetico;
la grande facilità d’installazione e messa in marcia, oltre al
fatto che l’interruzione del funzionamento per qualsiasi
motivo non ha conseguenze sul sistema elettro energetico
nazionale.
La generazione distribuita
garantisce anche la sicurezza energetica nella nazione, nonché
la vitalità dell’economia e della società anche in caso di
disastri naturali ed altre situazioni estreme.
LE RETI
ELETTRICHE SONO
STATE
RIABILITATE AL 70%
Un
altro importante programma che sta avanzando è quello della
riabilitazione di tutte le reti elettriche del paese,
altamente deteriorate, la cui esecuzione è prevista in tre
anni. Attualmente sono state riabilitate il 70% delle linee
elettriche del paese, ha riferito García Vera.
Il detto programma permetterà
l’eliminazione di circa 14.000 zone di basso voltaggio, la
diminuzione del tempo d’interruzione per ogni utente da 170 a
10 ore all’anno e quella delle perdite di distribuzione al 9%.
Il programma comprende
operazioni della portata del cambio, con strumenti
tecnologicamente all’avanguardia, di più di un milione di
contatori e 3.050.884 breakers nelle abitazioni elettrificate
dove venga richiesto, la sostituzione di 1.516.039 prese
d’alimentazione nelle case, di 116.134 pali e 21.293 km di
linee di trasmissione e distribuzione con conduttori di
maggior calibro, ha detto la Ministra.
Si è parlato anche della
rianimazione, ampliamento o modernizzazione delle produzioni
nazionali di trasformatori di distribuzione, pali di cemento e
cavi elettrici di rame, così come dell’introduzione di altre
nuove come quella di cavi elettrici di alluminio.
La titolare del MINBAS ha
segnalato che la sostituzione di più di 10 milioni di
lampadine incandescenti e di elettrodomestici con altri più
efficienti, rigorosamente selezionati secondo un modello di
standardizzazione, sperimentati su piccola scala e poi
generalizzati in tutto il paese, sia nel settore residenziale
che in quello imprenditoriale, sono altri programmi di grande
impatto per i loro benefici economici e la profonda giustizia
sociale che li accompagna.
Ha informato che fino ad oggi
sono stati cambiati, tra l’altro, circa un milione di
ventilatori, centomila televisori, centodiecimila
condizionatori d’aria e 1.431.979 frigoriferi. Sono state
inoltre installate più di duecentomila pompe d’acqua
efficienti in case ad uno o due piani; 23.852 in edifici da 3
a 5 piani, mentre 2.671 verranno sostituite in acquedotti.
PIÙ DI DUE
MILIONI E MEZZO DI FAMIGLIE
STANNO GIÀ
CUCINANDO COL GAS
Una delle misure dal maggior
impatto sociale è stata senza dubbio la consegna di più di
dieci milioni di cucine elettriche. Ciò ha permesso, in una
prima fase, che l’80% delle famiglie cubane (2.600.000)
abbiano la possibilità di abbandonare l’uso di combustibili
tradizionali come il kerosene, dall’alto costo e nocive per la
salute, per l’elaborazione dei loro alimenti.
Lo Stato offre a tutti i settori
della popolazione agevolazioni creditizie per l’acquisto dei
detti elettrodomestici, con pagamento dilazionato in
corrispondenza con le entrate monetarie di ogni famiglia.
Si è lavorato anche nel campo
della divulgazione e dell’educazione per creare una cultura
dello sviluppo energetico nazionale.
Ha anche informato che la
Maggiore delle Antille sta portando avanti un programma
d’esplorazione geologica alla ricerca di nuovi giacimenti di
petrolio e gas, sia in terraferma che nella zona esclusiva che
possiede nel Golfo del Messico, con la partecipazione di molte
compagnie internazionali di grande prestigio.
Nello stesso tempo si sta
intensamente lavorando per sviluppare le energie rinnovabili,
campo nel quale si possono apprezzare discreti risultati,
secondo la titolare del MINBAS.
QUATTROMILA SITI
ISOLATI IN ZONE MONTAGNOSE
SONO STATI
ELETTRIFICATI CON PANNELLI SOLARI
È stato reso noto che
quattromila siti isolati in zone montagnose ed altri luoghi di
difficile accesso sono stati elettrificati con pannelli
solari, cosa che facilita l’installazione di attrezzature
mediche che migliorano i servizi sanitari, così come mezzi
audiovisivi in funzione della cultura e dell’educazione nella
comunità.
García Vera, per quanto riguarda
l’impiego dell’energia eolica, ha ricordato la recente
inaugurazione di un parco eolico nel municipio speciale di
Isola della Gioventù, che è andato ad aggiungersi a quel che
esisteva già a Turiguanó. Ha inoltre indicato che si sta
lavorando all’installazione di altri parchi.
Anche se l’Isola non dispone di
importanti risorse fluviali, esiste un programma di
costruzione di piccole centrali idroelettriche, che ha
permesso di portare la corrente a 35.000 nuclei familiari
nelle zone montagnose isolate ed in questo modo garantire loro
l’accesso a servizi simili a quelli ottenuti con
l’elettrificazione mediante pannelli solari.
Viene studiato anche l’uso della
biomassa, dell’energia delle maree, della geotermia, ecc.
La ministra ha puntualizzato,
per quanto riguarda la produzione di etanolo, che le autorità
del settore la prevedono e sostengono dal punto di vista che
ha difeso e difende il presidente Fidel Castro: che non
significhi privare degli alimenti gli stomaci dei poveri
d’America o del mondo a vantaggio degli stomaci metallici
delle auto dei ricchi del Primo Mondo e che si realizzi in
terre non adibite alla produzione alimentare o ad altri
settori economici importanti per i popoli e che, pertanto,
generi posti di lavoro e benefici sociali.