23/5/2007 -  L.Riera www.granma.cu

 

RIVOLUZIONE ENERGETICA

Sono 1300 i MW di capacità di

 generazione installata con gruppi

 elettrogeni diesel

 

 

 

Cuba, a meno di due anni dall’inizio della sua rivoluzione energetica, ha installato in 110 dei 169 municipi del paese gruppi elettrogeni diesel con capacità di generare congiuntamente 1.307 MegaWatt (MW) d’elettricità, che funzionano in base alle necessità nei momenti di massima domanda energetica, ha informato la ministra dell’Industria di Base (MINBAS), Yadira García Vera.

 

La nazione sta inoltre attuando un programma, che dovrebbe concludersi nel 2008, per installare altre batterie che utilizzano il fuel oil e lavorano 24 ore su 24 e che potranno generare 1.770 MW, ha spiegato la titolare del MINBAS nella 5º Conferenza Internazionale sull’Energia Rinnovabile, il Risparmio dell’Energia e l’Educazione Energetica, svoltasi a L’Avana con la partecipazione di 300 delegati, 100 dei quali stranieri provenienti da 28 nazioni.

 

Secondo le informazioni offerte, sono stati installati anche più di 3.000 piccoli gruppi elettrogeni in centri vitali dell’economia, della sanità e dei servizi.

 

Il paese, con l’installazione dei detti gruppi elettrogeni, sta transitando verso uno schema di generazione elettrica distribuita che ha, tra gli altri vantaggi: la riduzione delle perdite di trasmissione, venendo generata vicino ai consumatori; il basso consumo energetico; la grande facilità d’installazione e messa in marcia, oltre al fatto che l’interruzione del funzionamento per qualsiasi motivo non ha conseguenze sul sistema elettro energetico nazionale.

 

La generazione distribuita garantisce anche la sicurezza energetica nella nazione, nonché la vitalità dell’economia e della società anche in caso di disastri naturali ed altre situazioni estreme.

 

 

LE RETI ELETTRICHE SONO

STATE RIABILITATE AL 70%

 

 

Un altro importante programma che sta avanzando è quello della riabilitazione di tutte le reti elettriche del paese, altamente deteriorate, la cui esecuzione è prevista in tre anni. Attualmente sono state riabilitate il 70% delle linee elettriche del paese, ha riferito García Vera.

 

Il detto programma permetterà l’eliminazione di circa 14.000 zone di basso voltaggio, la diminuzione del tempo d’interruzione per ogni utente da 170 a 10 ore all’anno e quella delle perdite di distribuzione al 9%.

 

Il programma comprende operazioni della portata del cambio, con strumenti tecnologicamente all’avanguardia, di più di un milione di contatori e 3.050.884 breakers nelle abitazioni elettrificate dove venga richiesto, la sostituzione di 1.516.039 prese d’alimentazione nelle case, di 116.134 pali e 21.293 km di linee di trasmissione e distribuzione con conduttori di maggior calibro, ha detto la Ministra.

 

Si è parlato anche della rianimazione, ampliamento o modernizzazione delle produzioni nazionali di trasformatori di distribuzione, pali di cemento e cavi elettrici di rame, così come dell’introduzione di altre nuove come quella di cavi elettrici di alluminio.

 

La titolare del MINBAS ha segnalato che la sostituzione di più di 10 milioni di lampadine incandescenti e di elettrodomestici con altri più efficienti, rigorosamente selezionati secondo un modello di standardizzazione, sperimentati su piccola scala e poi generalizzati in tutto il paese, sia nel settore residenziale che in quello imprenditoriale, sono altri programmi di grande impatto per i loro benefici economici e la profonda giustizia sociale che li accompagna.

 

Ha informato che fino ad oggi sono stati cambiati, tra l’altro, circa un milione di ventilatori, centomila televisori, centodiecimila condizionatori d’aria e 1.431.979 frigoriferi. Sono state inoltre installate più di duecentomila pompe d’acqua efficienti in case ad uno o due piani; 23.852 in edifici da 3 a 5 piani, mentre 2.671 verranno sostituite in acquedotti.

 

 

PIÙ DI DUE MILIONI E MEZZO DI FAMIGLIE

STANNO GIÀ CUCINANDO COL GAS

 

 

Una delle misure dal maggior impatto sociale è stata senza dubbio la consegna di più di dieci milioni di cucine elettriche. Ciò ha permesso, in una prima fase, che l’80% delle famiglie cubane (2.600.000) abbiano la possibilità di abbandonare l’uso di combustibili tradizionali come il kerosene, dall’alto costo e nocive per la salute, per l’elaborazione dei loro alimenti.

 

Lo Stato offre a tutti i settori della popolazione agevolazioni creditizie per l’acquisto dei detti elettrodomestici, con pagamento dilazionato in corrispondenza con le entrate monetarie di ogni famiglia.

 

Si è lavorato anche nel campo della divulgazione e dell’educazione per creare una cultura dello sviluppo energetico nazionale.

 

Ha anche informato che la Maggiore delle Antille sta portando avanti un programma d’esplorazione geologica alla ricerca di nuovi giacimenti di petrolio e gas, sia in terraferma che nella zona esclusiva che possiede nel Golfo del Messico, con la partecipazione di molte compagnie internazionali di grande prestigio.

 

Nello stesso tempo si sta intensamente lavorando per sviluppare le energie rinnovabili, campo nel quale si possono apprezzare discreti risultati, secondo la titolare del MINBAS.

 

 

QUATTROMILA SITI ISOLATI IN ZONE MONTAGNOSE

SONO STATI ELETTRIFICATI CON PANNELLI SOLARI

 

 

È stato reso noto che quattromila siti isolati in zone montagnose ed altri luoghi di difficile accesso sono stati elettrificati con pannelli solari, cosa che facilita l’installazione di attrezzature mediche che migliorano i servizi sanitari, così come mezzi audiovisivi in funzione della cultura e dell’educazione nella comunità.

 

García Vera, per quanto riguarda l’impiego dell’energia eolica, ha ricordato la recente inaugurazione di un parco eolico nel municipio speciale di Isola della Gioventù, che è andato ad aggiungersi a quel che esisteva già a Turiguanó. Ha inoltre indicato che si sta lavorando all’installazione di altri parchi.

 

Anche se l’Isola non dispone di importanti risorse fluviali, esiste un programma di costruzione di piccole centrali idroelettriche, che ha permesso di portare la corrente a 35.000 nuclei familiari nelle zone montagnose isolate ed in questo modo garantire loro l’accesso a servizi simili a quelli ottenuti con l’elettrificazione mediante pannelli solari.

 

Viene studiato anche l’uso della biomassa, dell’energia delle maree, della geotermia, ecc.

 

La ministra ha puntualizzato, per quanto riguarda la produzione di etanolo, che le autorità del settore la prevedono e sostengono dal punto di vista che ha difeso e difende il presidente Fidel Castro: che non significhi privare degli alimenti gli stomaci dei poveri d’America o del mondo a vantaggio degli stomaci metallici delle auto dei ricchi del Primo Mondo e che si realizzi in terre non adibite alla produzione alimentare o ad altri settori economici importanti per i popoli e che, pertanto, generi posti di lavoro e benefici sociali.