Il presidente dell’Assemblea
Nazionale del Potere Popolare di Cuba, Ricardo Alarcón, ha
detto che Fidel Castro riassumerà le sue funzioni come
presidente in maniera da "assicurare di stare più tempo" a
capo delle sue responsabilità con l’Isola caraibica e con il
mondo.
Fidel Castro "continuerà ad
avere grandi responsabilità, quelle che gli corrispondono come
presidente di Cuba", ha sostenuto Alarcón in un’intervista
rilasciata all’Avana al Canal RCN della tv privata colombiana.
Ma ha sottolineato di aspettarsi
che il leader del suo paese eserciti queste funzioni "nel modo
più congruo con ciò che per lui (e più che per lui per Cuba) è
più importante, cioè preservare, assicurare che possa svolgere
per più tempo compiti molto importanti non solo per Cuba ma
anche per il mondo".
"Non si tratta di un ritorno,
perchè non se ne è mai andato", ha affermato il Presidente del
Legislativo facendo riferimento al problema di salute che il
leader cubano sta affrontando dal luglio dell’anno scorso,
quando ha dovuto delegare le sue funzioni presidenziali al
primo vicepresidente Raúl Castro.
Alarcón ha detto che Fidel
Castro "si è già recuperato molto e la sua convalescenza sta
andando molto bene. Con i suoi articoli di grande attualità,
sta seguendo in modo particolareggiato quel che accade nel
mondo e a Cuba".
"È soggetto", ha detto Alarcón,
"ad un regime che segue con molta disciplina, fatto di
riabilitazione fisica, di cure, (perchè) si tratta di una
persona 80enne, ma anche dalla vita molto attiva, che ha
sacrificato molto la sua salute personale perchè è sempre
stato un uomo molto sano, molto forte".
Alarcón ha detto che la Cuba del
dopo Fidel e la sua generazione sarà "totalmente
indipendente", con "cubani del futuro impegnati a sviluppare,
rafforzare, migliorare costantemente una società basata sulla
solidarietà, su un’etica di solidarietà e uguaglianza degli
esseri umani o su quello che altri chiamano un socialismo
peculiare, nostro, con le nostre caratteristiche".
"Non si tratta di una rottura
drastica tra una generazione che sparisce e un’altra nuova.
Qui abbiamo avuto la fortuna di aver resistito con successo,
di essere sopravvissuti per quasi mezzo secolo", ha segnalato
Alarcón.
Il Presidente dell’Assemblea
Nazionale cubana ha menzionato anche la recente liberazione
negli USA del terrorista
Luis Posada
Carriles, decisione che egli ha attribuito al rifiuto
dell’amministrazione Bush di accusarlo come criminale o
estradarlo in Venezuela.
Posada Carriles è imputato in
Venezuela per un attentato dinamitardo a un aereo civile della
Cubana de Aviación, che nel 1976 provocò 73 morti. A Cuba è
stato processato anche per diversi attentati dinamitardi
contro alberghi dell’Avana, perpetrati nel 1997. In uno di
questi attentati perse la vita un turista italiano.