6 dicembre 2007- www.granma.cu (PL)

 

Il Premio Nobel di Letteratura

Gabriel García Márquez è a Cuba

 

 

Uno dei fondatori del Festival del Nuovo Cinema Latinoamericano, il colombiano Gabriel García Márquez, è giunto all’Avana per prendere parte alle attività della XXIX edizione di questo incontro internazionale.  

 

“Non sono un invitato del Festival, ma uno dei suoi creatori”, ha detto in una dichiarazione il famoso Gabo, che ha sempre avuto una grande passione per il cinema ed ha scritto molte sceneggiature.

 

Ora è all’Avana con tutta una costellazione di celebrità cinematografiche, come gli attori Javier Bardem, Gael García Bernal e Diego Luna.

 

Il Festival è stato appena inaugurato con un concerto di Fito Paez, che ha interpretato brani molto noti con il collega cubano Santiago Feliù.

 

Nella serata di gala dell’inaugurazione, Jennifer Weiss, una delle produttrici del film  Redacted, del regista  nordamericano Brian de Palma, ha letto il messaggio che questi ha inviato per spiegare la sua assenza, dovuta al rifiuto delle autorità statunitensi di concedergli il visto per assistere a Cuba alla presentazione del suo film.

 

 

 

 

 

5 dicembre 2007- M.F.Lozano - M.Hernandez  www.granma.cu (PL)

 

L’Avana è già la capitale  del

Nuevo Cine Latinoamericano

Il messaggio di Brian de Palma, a cui il governo di Bush

ha negato il permesso per viaggiare a Cuba

 

 

“È un onore per me presentare il mio film nel Festival del Nuevo Cine Latinoamericano dell’Avana. Io provo un grande amore per il popolo cubano e mi sarebbe piaciuto davvero stare lì, ma il Dipartimento di Stato non mi ha dato il permesso di viaggiare a Cuba”, ha scritto il regista Brian de Palma in un messaggio letto pochi minuti prima della proiezione del suo film contro la guerra, “Redacted”, che ha già trasformato L’Avana nella capitale del Nuevo Cine Latinoamericano.

 

Nella cerimonia d’inaugurazione che si è svolta nel Teatro Karl Marx, Alfredo Guevara, presidente del Festival, ha ricordato l’importanza culturale e sociale del movimento del cinema, nato quattro decenni fa a Viña del Mar, espressione insorgente della gioventù di quell’epoca.

 

Alle porte del 50º anniversario della Rivoluzione cubana, Guevara ha chiamato ad avere fiducia nelle nuove generazioni di registi del continente, che sapranno costruire l’avanguardia di una nuova epoca.

 

Fito Páez è stato la figura speciale della notte inaugurale ed è tornato all’Avana per presentare il suo film “De quién es el portaligas?”

 

Fito ha interpretato con il pubblico vari temi che fanno parte della colonna sonora di molte pellicole latinoamericane, come  “Yo vengo a ofrecer mi corazón”, “Un vestido y un amor”, “Giros”, ed ha condiviso il palcoscenico con il cantautore cubano Santiago Feliù. 

 

Il musicista argentino ha inviato “uno straordinario abbraccio a questa terra amata”, dove in questi giorni vengono proiettati più di 500 film di differenti paesi. Tra i più rappresentati il Brasile con 34 opere, l’Argentina con 24 e il Messico con 23.

 

 

 

 

 

4 dicembre 2007- www.granma.cu (PL)

 

“Redacted”, di Brian de Palma,

inaugura il 29º Festival del Cinema

• Più di 500 pellicole in questo “Festival del Nuevo Cine latino americano”

 

Il Festival del cinema dell’Avana apre con il film d’attualità scottante, Redacted, del regista nordamericano Brian de Palma, che mostra la guerra sferrata dagli USA contro l’Iraq e le manipolazioni dei media.

 

Questo film ha vinto il Leone d’Argento del Festival di Venezia e presenta in tutta la sua crudezza una storia reale: la violazione di un’adolescente irachena e il successivo assassinio della sua famiglia, eseguito da militari nordamericani nel 2006.

 

Di Palma si avvale di una varietà di fonti prese da video, documentari, registrazioni di video camere di sicurezza, testimoni in linea, estratti di giornali, per esplorare profondamente i fatti.

 

Il regista scava e mostra gli eccessi commessi dalle truppe degli USA in territorio iracheno e il modo in cui si manipolano le informazioni, sottraendo informazioni personali ed elementi confidenziali o incomodi, e fabbricando e editando le immagini.

 

“Si tratta di censura in realtà” ha detto a Venezia Brian Di Palma, che ha assicurato che la guerra in Iraq è molto simile a quella in Vietnam.

 

“È una vera pena che non sia stata compresa la lezione” ha commentato.

 

“Io ho cercato di rispettare la storia originale con fonti attuali,  persone che vivono la guerra e non solo quello che mostra la TV” ha detto ancora. 

 

Il 29º Festival de L’Avana comincia così con un film che è espressione dell’attualità più terribile, nell’abituale teatro, sede abituale delle notti d’inaugurazione, il Karl Marx, che può contenere cinquemila persone e da domani gli appassionati di cinema - che a Cuba sono tanti-  inizieranno la loro scorpacciata annuale di films, con le mostre in concorso e le altre parallele.

 

Sono più di 500 le pellicole che  trasformano la capitale cubana in un immenso schermo cinematografico.

 

 

 

 

 

22 novembre 2007- www.granma.cu (PL)

 

Retrospettiva di Mario Monicelli

anticipa il Festival del cinema

 

Una mostra retrospettiva del padre della commedia all’italiana, Mario Monicelli, si potrà vedere nelle sale cinematografiche della capitale cubana dal 29 novembre al 3 dicembre: un anticipo del Festival del cinema latino americano.

 

In una lunga carriera di 73 anni, Monicelli ha girato il suo ultimo film nel 2006, a 91 anni compiuti. Il suo film “I soliti ignoti” del 1958, marcò la nascita della commedia all’italiana come genere con caratteristiche molto precise.

 

Il suo film seguente, “La grande guerra”, del 1959, parlava del conflitto guardandolo da una prospettiva tragicomica, con l’interpretazione di due tra i più grandi attori della cinematografia italiana di tutti i tempi: Alberto Sordi e Vittorio Gassman.

 

I due film vinsero il leone d’oro del festival di Venezia.

 

Monicelli si distinse per un’acuta intuizione che gli permise di scoprire le doti di commedianti in attori come Gassman e Gerard Depardieu e anche Marcello Mastroianni e Annie Girardot lavorarono diretti da lui.

 

Ora i “capitolini” dell’Avana potranno vedere ben nove film suoi, tra lungometraggi e documentari, con i migliori titoli.

 

 

 

 

 

16 novembre 2007- www.granma.cu (PL)

 

I film di 14 paesi

competono a L’Avana

 

 

Più di cento pellicole di 14 paesi saranno in concorso nel Festival del Nuovo Cinema Latinoamericano che aprirà i battenti il 4 al 14 dicembre con grande divertimento di una legione di appassionati.

 

In una conferenza stampa gli organizzatori hanno detto che in questo totale sono 20 i film che competono nel lungometraggio di fiction; 24 come opere prime; 28 nella sezione dei documentari; 23 nei cortometraggi e 27 negli animati.

 

I paesi più rappresentati sono il Brasile, con 34 opere, l’Argentina con 24 e il Messico con 23.

 

La sezione "Fatto a Cuba: cinema in costruzione" presenta i films "La ausencia", "Vedano" e "Latinos en USA", il cui supporto teorico è il seminario "Latinos más Latinos".

 

Questo appuntamento renderà omaggio ai quattro decenni del Festival di Viña del Mar, che si svolge in Cile dal 1967, dove l’avanguardia cinematografica della regione riconobbe se stessa come movimento del Nuovo cinema latinoamericano, un movimento organico di rottura estetica e con la riaffermazione dell’identità.

 

Tra le retrospettive, una dedicata a Eric Rohmer (Francia) e una al brasiliano Joaquim Pedro de Andrade .

 

Ci sarà la presentazione speciale del film "Las arañas", dell’austríaco Fritz Lang, uno dei più grandi maestri dell’espressionismo tedesco.

 

L’Italia presenta sette pellicole nella sua mostra abituale tanto apprezzata dal pubblico cubano in un sede differente dall’abituale e centrale cinema Riviera . Sarà il restaurato cinema Acapulco ad ospitare il cinema italiano, tanto amato dal pubblico cubano.

 

I Festivals del Nuovo Cinema sono un avvenimento culturale molto importante per tutti i cineasti, dato che nel loro svolgimento si respira un’atmosfera artistica poco abituale negli altri incontri simili, sempre più legati ai mercati e ai guadagni. L’ambiente generale di questo grande spettacolo cinematografico, che è anche una festa popolare, fa sì che i partecipanti si sentano "come a casa propria", come hanno dichiarato figure note internazionalmente come Harry Belafonte, Miguel Littín, Jonathan Demme, Robert Redford, Gerard Depardieu, tra i tanti.