Wole Soyinka alla Fiera del Libro

 

14 febbraio 2007 - www.granma.cu (PL)

 

 


Lo scrittore nigeriano Wole Soyinka, Premio Nobel di

 

Fidel è un esempio per i popoli dell'Africa
Dichiara il Premio Nobel per la Letteratura, Wole Soyinka
 

"Fidel è un esempio per i popoli dell'Africa", ha dichiarato, a L'Avana, lo scrittore nigeriano Wole Soyinka, Premio Nobel per la Letteratura, in un incontro col pubblico che giorno dopo visita la Fortaleza de La Cabana per assistere alla XVI Fiera Internazionale del Libro Cuba 2007.
L'autore della celebre opera teatrale "Il leone ed il gioiello" ha elogiato l'umanesimo e la vocazione internazionalista del leader della
Rivoluzione cubana. "È un esempio di impegno per la giustizia sociale".
In tale senso ha posto in rilievo la contribuzione di Cuba alla formazione di personale medico per i paesi del suo continente natale: "È bello e commovente il gesto di formare giovani nigeriani affinché curino le malattie dei miei compatrioti".
In un altro momento della sua esposizione, alla quale hanno assistito Abel Prieto, ministro della Cultura; Iroel Sánchez, presidente dell'Istituto Cubano del Libro, e la poetessa Nancy Morejón, Premio Nazionale di Letteratura, Soyinka ha difeso la cultura come territorio di resistenza e rigenerazione dei valori umani.

 

 Letteratura del 1986, ha percorso i padiglioni della XVI Fiera Internazionale del Libro di Cuba, nella quale è invitato speciale.

 

Soyinka è una delle personalità che stanno partecipando a questo appuntamento culturale, dell’intelletto e delle arti, oltre che di massa, inaugurato il giorno 8 e che si estenderà in 39 città dell’Isola.

 

Lo scrittore nigeriano ha dialogato con il pubblico nella Sala Guillen in una giornata intitolata “Incontro con....”

 

“Mi sento come a casa” ha detto il poeta, romanziere e drammaturgo, le cui opere si ispirano alle tradizioni Yoruba e che combina la danza, la musica e i dialoghi tipici africani senza tralasciare le forme occidentali.

 

Wole Soyinka si avvale dei flashback, del simbolismo e di una trama di struttura complessa per arricchire il suo linguaggio drammatico.

 

Fondatore del gruppo Maks, in Nigeria, negli anni ’90, che diede origine alla compagnia Orisun, ha montato le sue proprie opere e quelle di altri autori africani.

 

Nella sua produzione letterari vanno segenalati: A dance of the forest del 1960, The man died del 1972, scritta sugli anni che ha passato in prigione e Requiem for a Futurologist del 1985 e inoltre Gli interpreti  del 1965 e Ogun Abibiman  del 1976); Ake  del 1981 è un testo alimentato da elementi autobiografici della sua infanzia. I suoi libri di poesia più famosi sono Idanre  del 1967 e Samarjand an other markets I have know del 2003.