Sabato 8 settembre 2007 a Cuba, quasi 100
processioni in altrettante città hanno celebrato la patrona dell’isola, la
Madonna della “Caridad del Cobre”.
Migliaia i fedeli all’Avana hanno sfidato
la pioggia per accompagnare il tradizionale rito lungo le vie della
capitale.
L’antica processione è stata recuperata dai
cattolici dopo la storica visita di Papa Giovanni Paolo II, nel 1998. Con in
mano candele e girasoli - i fiori che simboleggiano la Madonna della Carità
- i fedeli hanno intonato canti e recitato preghiere.
Oltre che dai cattolici la Vergine della
Carità è venerata anche da quanti professano religioni di origine africana.
“Con l’aiuto di Dio possiamo sempre
realizzare le cose che sembrano difficili possiamo vincere le difficoltà”,
ha detto il cardinale Jaime Lucas Ortega y Alamino, arcivescovo della
diocesi de L’Avana, che ha accompagnato la processione della capitale.
Il porporato ha definito il tradizionale
rito dedicato alla patrona di Cuba una dimostrazione di fede, ricordando la
scoperta, 400 anni fa, dell’immagine della Vergine della Carità.
Fu nel XVII secolo che tre pescatori,
mentre erano sulla loro canoa, videro, nella baia orientale di Nipe “una
cosa bianca tra le onde del mare”, scoprendo poi, avvicinandosi, che si
trattava dell’Immagine della Vergine che teneva per mano un Bambino.
L’immagine galleggiava su una tavola di
legno nella quale si poteva leggere un'iscrizione “Io sono la Vergine della
Carità”.
Il grande santuario nazionale cubano della
patrona di Cuba si trova a El Cobre, su una collina, ad est della città di
Santiago di Cuba. Vi si recano in pellegrinaggio ogni giorno centinaia di
persone. All’interno del santuario nazionale si trova anche la Cappella dei
Miracoli nella quale i fedeli depongono doni, invocano la Madonna per
chiedere grazie e si fermano a pregare.
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