5 gennaio 2007 - O.Pelaez www.granma.cubaweb |
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UN ALTRO SUCCESSO DELLA SALUTE NEL 2006
25 comuni con 800118 abitanti registrano
mortalità infantile zero
Un altro successo della Salute cubana è il fatto che 25 comuni di 12 province del paese si sono accomiatati dal 2006 con mortalità infantile zero in bambini minori di un anno nati vivi. L’indicatore rende evidente l’equità dello sviluppo socio-economico conseguito dalla Rivoluzione.
Fonti della Direzione Nazionale di Statistica del Ministero della Salute Pubblica hanno notificato a questo quotidiano che Matanzas è il territorio più avanzato in questo aspetto: 6 dei suoi 14 municipi hanno chiuso l’anno senza aver registrato una sola morte in questa fascia d’età.
I comuni sono stati Limonar (per la seconda volta consecutiva), Unión de Reyes, Ciénaga de Zapata, Jagüey Grande, Los Arabos e Calimete, che ha raggiunto questo risultato meritorio anche nel 2004.
L’enumerazione delle province che comprendono comuni con tasso di mortalità infantile zero in minori di un anno viene completata da Camagüey, Holguín, Guantánamo e L’Avana (ognuna con tre), Pinar del Río, Villa Clara, Sancti Spíritus, Ciego de Ávila, Las Tunas, Granma e Guantánamo (con uno).
È giusto menzionare in particolare i casi di Città dell’Avana, Holguín e Guantánamo, perchè sono province che mostrano i risultati più simili in tutti i comuni.
Per avere un’idea della progressiva crescita negli ultimi tempi del numero dei comuni con mortalità zero, basta dire che nel 2004 erano 13, nel 2005 sono saliti a 17 e adesso sono arrivati a 25, per un totale di 800.118 abitanti.
Rispetto al 2005, oltre a Limonar, mantengono questa condizione Candelaria, Jaruco, Bolivia, Sierra de Cubitas e per il terzo anno consecutivo Caimanera.
Questa è l’esemplificazione di quanto si fa in materia di attenzione materno - infantile, di quanto cresce lo sforzo quotidiano in un piccolo paese bloccato e con poche risorse finanziarie e materiali, dalle condizioni tropicali avverse (a volte siccità intense e a volte abbondanti piogge), ma con un capitale umano dall’alta preparazione e dedizione.
Questi risultati dimostrano nuovamente al mondo che a Cuba la salute è il primo
dei diritti umani, una delle pietre angolari della nostra Rivoluzione
socialista.
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