Riferisce progresosemanal.com, citando l’ultima edizione del bollettino Diversidad, che l’Assemblea Nazionale del Poder Popular di Cuba (ossia il parlamento) metterà in votazione l’autorizzazione ad effettuare operazioni gratuite per il cambiamento di sesso, il che implica che il sistema della sanità pubblica si prenderà cura di ogni persona che voglia effettuare tale cambiamento.
La misura complementa la Legge attuale sull’identità, che permette ad ogni cittadino/a di Cuba di cambiare il proprio nome e il proprio sesso nei documenti d’identità. Questo colloca Cuba all’avanguardia in America Latina con una legislazione che riconosce i diritti delle persone trans (travestiti, transessuali e transgender).
“Noi abbiamo scelto di cominciare coi transessuali, perché sono i più vulnerabili dal punto di vista della salute fisica e psicologica”, ha detto al bollettino Mariela Castro Espín, direttrice del Centro Nacional de Educación Sexual (CENESEX).
La quarantreenne Mariela Castro è figlia di Raul e nipote di Fidel Castro, e secondo il giornale scozzese Scotsman è una rappresentante della nuova generazione di dirigenti cubani.
Sempre secondo Diversidad , il Poder Popular di Cuba prepara per il 2007 varie misure favorevoli alla comunità LGTB (Lesbiche, Gay, Trans e Bisessuali), tra l’altro la legalizzazione dell’unione fra persone dello stesso sesso.
Ulteriore materiale sul tema dei diritti della comunità LGTB si trova nel sito del Centro Nacional de Educación Sexual (CENESEX): http://www.cenesex.sld.cu che pubblica anche la rivista SEXOLOGÍA Y SOCIEDAD