Cuba ha definito una vera farsa la simulazione di processo svolto contro i
Cinque patrioti reclusi nelle prigioni degli USA da più di otto anni.
L’ambasciatore dell’Isola presso la ONU a
Ginevra, Juan Antonio Fernández, ha replicato, parlando ai membri del
Consiglio dei Diritti Umani, al rappresentante degli Stati Uniti per il suo
intervento dopo le dichiarazioni dei familiari dei Cinque che hanno
reclamato l’esigenza di liberare questi Patrioti cubani.
“Il processo è stato inficiato da irregolarità
e arbitrarietà ed è stato motivato politicamente in una sede ostile agli
accusati”, ha ricordato, e inoltre è stata negata la visione dell’80% dei
documenti usati per incolparli, come sono stati ostacolati gli incontri regolari
con gli avvocati della difesa.
Il rappresentante nordamericano ha dichiarato
che Miami offriva tutte le garanzie d’imparzialità nel processo: Fernández ha
invece sottolineato che questa città è la più grande tana di banditi e di ladri
che esista al mondo.
“È un luogo di odio, intolleranza, rifugio di
terroristi che passeggiano tranquillamente per le strade e proprio lì rimase
sequestrato il bambino cubano Elián González”, ha ricordato Fernández,
sottolineando il parallelismo con la situazione dei Cinque patrioti e il caso
Ramírez contro Ashcroft, del 2002, nel quale la Procura fu accusata e il governo
statunitense stabilì che a Miami non si potevano giudicare con equità e
imparzialità fatti relativi a Cuba.
L’insolita decisione della Corte di Atlanta
che ha ratificato la sentenza del tribunale di Miami ha confermato che il
processo non si è svolto da una prospettiva di diritto, ma che i Cinque sono
prigionieri politici detenuti arbitrariamente e sottoposti a crudeli condizioni
di prigionia.
“La causa di questi Cinque Patrioti cubani ha
generato un’enorme solidarietà e amicizia nel mondo e assieme ai loro familiari
tutto il popolo cubano reclama giustizia e non riposeremo sino a quando potranno
ritornare a casa, nella loro Patria, perchè noi non abbiamo dubbi:
Ritorneranno!”, ha terminato Fernández.
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