11 dicembre 2007Deisy Francis Mexidor www.granma.cubaweb.cu

 

 

Cuba sottoscriverà importanti

accordi in materia di diritti umani

 

• Così é stato annunciato dal cancelliere Felipe Pérez Roque

 
 

 

 

"Cuba firmerà a breve il Patto Internazionale dei Diritti Economici, Sociali e Culturali ed il Patto Internazionale dei Diritti Civili e Politici", come annunciato alla vigilia il cancelliere cubano Felipe Pérez Roque in informazione offerte alla stampa nazionale e straniera nella

Cuba ha denunciato in Spagna le manipolazioni del tema dei Diritti Umani

 

PL - Cuba ha denunciato a Madrid nel giorno dei Diritti Umani, il 10 dicembre, la manipolazione del tema quando si tratta  dell'Isola, da parte di elementi senza scrupoli.

In un comunicato per il Giorno dei Diritti Umani, l'ambasciata cubana in Spagna ha osservato che questi nemici della Rivoluzione sono gli stessi che sostengono guerre come quella in Iraq che provocano centinaia di migliaia di vittime innocenti.

“Sono gli stessi che conservano un silenzio complice a proposito del campo di concentramento degli USA nel territorio usurpato dalla Base Navale nordamericana a Guantánamo, realtà  che non hanno avuto il coraggio di denunciare”, recita il comunicato.

“Sono coloro che hanno permesso l’utilizzo della tortura praticata internazionalmente dalla CIA ed i voli segreti di questa macabra istituzione nordamericana nei loro stessi territori”, si legge ancora.

“Pochi governi nel mondo hanno offerto tanti benefici anche nel tema dei Diritti Umani al loro popolo, come l'ha fatto lo Stato cubano durante i 49 anni di Rivoluzione”, indica la nota di stampa che dettaglia l'attuazione di Cuba a proposito delle sfere legislativa, istituzionale, economica, sociale, culturale, della salute, dell’educazione e molte altre, come garanzia del completo godimento dei diritti civili e politici e delle libertà fondamentali.

 

Stella Calloni :Cuba è un esempio di rispetto dei Diritti Umani

PL: “Cuba è la massima espressione di rispetto dei Diritti Umani del popolo ed è immorale aggredire questo esempio”, ha affermato la nota giornalista e scrittrice argentina Stella Calloni.

“In questo Giorno dedicato ai Diritti Umani il mondo dovrebbe ringraziare l'Isola per la sua grande solidarietà con tutti i popoli del mondo e segnalare nuovamente, puntando il dito indice, il governo degli Stati Uniti”, ha dichiarato Stella Calloni a Prensa Latina, sostenendo che Washington viola costantemente i Diritti Umani, e che gli Stati Uniti sono un paese terrorista che necessita criminali internazionali come Luis Posada Carriles per fargli eseguire delitti di lesa umanità.

“Quale miglior esempio di violazione delle vittime delle manovre giuridiche di questa potenza per non giudicare uno dei più grandi terroristi della tragica storia di America Latina, che ha seminato terrore e dolore in questa parte del continente?” ha chiesto Stella Calloni, che è d’origine italiana.

L'autrice del libro “Operazione Condor, patto criminale” ha anche sostenuto che il blocco degli Stati Uniti contro Cuba è una chiara politica di genocidio che vuole di far arrendere per fame un intero popolo.

 

 sede del Ministero degli Esteri.

"È la decisione politica adottata dal nostro paese, libero e sovranamente, ubbidendo agli atti della nostra volontà" ha detto Felipe spiegando che ciò si dava a conoscenza giusto questo 10 dicembre — Giorno Mondiale dei Diritti umani — data in cui si compiono 59 anni della proclamazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU).

Il titolare degli Esteri ha commentato che i diritti inalberati in entrambi i patti sono strumenti internazionali che si trovano "ampiamente protetti dall'ordinamento giuridico cubano" e ha puntualizzato che tale disposizione si materializzerà nei prossimi mesi, primo trimestre del 2008, ciò che costituisce un'espressione della volontà di Cuba di mantenere una stretta cooperazione coi meccanismi dell'ONU.

Ha sottolineato che oggi questo è possibile dopo l'eliminazione dello spurio mandato anticubano e la cessazione della manipolazione del tema da parte del governo degli Stati Uniti.

Pérez Roque allo stesso tempo ha ratificato che l'Isola "non ha agito né agirà mai sotto pressioni" e che sebbene si è verificato un cambiamento nell'attuale situazione dopo la creazione dell'attuale Consiglio dei Diritti Umani, del quale Cuba é membro fondatore, al politicizzarsi, un'altra volta, il tema e "il nostro paese si vedrà obbligato a tornare a dare battaglia".

Inoltre il Ministro ha espresso che in occasione dell'anniversario Cuba reitera il suo appello che sia abolito il "brutale ed ingiusto blocco che dura quasi 50 anni"; ha chiesto la chiusura del centro di torture che gli USA gestiscono in Guantánamo e che sia restituita quella porzione del territorio nazionale che oggi gli USA occupano "illegalmente contro la nostra volontà".

Ha anche richiesto la libertà per i Cinque antiterroristi sottoposti ad ingiuste e severissime condanne in prigioni nordamericane e ha sollecitato le autorità di Washington che concedano visti ad Adriana Pérez O¢Connor ed Olga Salanueva Arango, affinché possano andare a visitare i loro mariti, rispettivamente, Gerardo Hernández Nordelo e René González Sehwerert.

Allo stesso tempo ha richiesto che Luis Posada Carriles venga giudicato per quello che è: un terrorista o che sia estradato in Venezuela.

Il Ministro degli Esteri ha fatto, allo stesso tempo, un pubblico riconoscimento alla brigata medica caraibica che presta servizio in Guatemala per avere ricevuto, in quella nazione, il Premio Nazionale per i Diritti Umani.

In questo momento circa 37000 collaboratori cubani della salute, di essi più di 18000 medici, offrono il loro apporto solidale in 79 paesi e prossimamente arriverà ad un milione la cifra di pazienti, di 32 nazioni, operati gratuitamente alla vista gratuitamente grazie all'Operazione Miracolo, secondo dati offerti dal Cancelliere, che contemporaneamente ha evidenziato l'apporto cubano nella formazione di quasi 30000 studenti di 121 paesi ed a più di 45000 giovani del Terzo Mondo che si sono laureati  a Cuba durante questi anni di Rivoluzione.