Washington 9 agosto  2007 - www.granma.cubaweb.cu (PL)

 

 

GUANTANAMO

Gli USA cercano di chiudere segretamente la prigione

 

 

The Washington Post scrive che il governo statunitense cerca di ridurre cautamente la popolazione carceraria della prigione di Guantánamo per placare le critiche internazionali.

Una notizia del quotidiano capitolino spiega che l'amministrazione del presidente George W. Bush ha ridotto quasi alla metà il numero di prigionieri nella prigione caraibica, che nel 2003 arriṿ a rinchiudere circa 600 detenuti.

Per affrontare una pressione multinazionale che chiede la chiusura del penitenziario, il governo di Bush ha identificato dozzine di detenuti che quest' anno potrebbero essere liberati  o trasferiti in altri paesi.

Dopo gli attentati del 2001 contro New York e Washington, gli Stati Uniti attivarono il centro di detenzione dentro la base navale nella baia di Guantánamo, installata contro la volontà del governo e popolo di Cuba.

Tuttavia, fino ad oggi Washington ha avuto molti problemi a trovare nazioni che accettino gli imputati trasferiti.

Il Post sottolinea che la Casa Bianca ha dichiarato che 130 reclusi rimarranno indefinitamente in Guantánamo per essere "estremisti islamici pericolosi".

Il mese scorso l'Ufficio Ovale ed il Dipartimento della Difesa hanno negato qualunque progetto immediato di chiusura della prigione ubicata arbitrariamente nel territorio dell'isola antillana.

In precedenza, vari mezzi di stampa nordamericani avevano citato fonti ufficiali secondo le quali la chiusura del penitenziario era improrogabile ed i reclusi sarebbero stati trasferiti.

Nelle galere della base navale di Guantánamo, Washington mantiene circa 300 detenuti di una ventina di paesi che qualifica come combattenti nemici senza i diritti giudiziali ordinari.