Un
pachistano prigioniero nell'illegale base di Guantánamo, ha denunciato in
un'udienza militare di essere stato sottoposto a torture da parte della CIA e
del Pentagono e sostenuto che sta ancora sotto "torture mentali" nel campo di
detenzione nordamericano, ubicato nel territorio occupato dagli Stati Uniti
contro la volontà dei cubani.
Le accuse di Majid Khan sono state diffuse dal Pentagono, attraverso una
relazione di 39 pagine, con la trascrizione di un'udienza a porte chiuse nella
quale comparve l'imputato, per stabilire il suo status di "combattente nemico."
Il documento che in alcuni parti é stato sottoposto a censura militare, contiene
un riassunto dei tormenti subiti dall'ostaggio.
Khan che é cresciuto nel Maryland ed è l'unico residente negli USA tra i 15
"detenuti di alto valore" che il governo statunitense accusa di avere legami con
Al Qaeda, ha negato qualunque relazione con Osama bin Laden e sostenuto, tra le
altre cose, che l'FBI ha anche abusato della sua famiglia in Pakistan, con
ripetuti interrogatori.
Il detenuto ha protestato per la sua situazione con ripetuti scioperi della fame
e della sete e, nelle ultime settimane, cercò coi denti di tagliarsi le vene.
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