New York 4 gennaio 2007 -  www.ilmanifesto.it

 

 

GUANTANAMO

L'Fbi scopre gli abusi. Le denunce Gli agenti testimoniano di trenta episodi di violenza. Ma il Pentagono non riapre il caso

 

 


Adesso a raccontare le prodezze di Guantanamo ci si è messo anche l'Fbi, i cui agenti hanno avuto modo di «assistere» agli interrogatori dei prigionieri che i militari, gli agenti della Cia e i contractor privati facevano. In realtà gli uomini dell'Fbi quelle cose le hanno viste tempo fa e le hanno raccontate nel 2004, quando i loro capi decisero di compiere una sorta di ricerca fra i loro agenti che per ragioni di servizio erano «passati» per la prigione di Guantanamo. Erano poco meno di 500, quegli agenti, e ricevettero un questionario in cui gli si chiedeva di riferire su eventuali «interrogatori aggressivi» cui avessero assistito. Ventisei di loro risposero di sì, spiegarono in cosa consistettero gli interrogatori aggressivi compiuti sotto i loro occhi e il quadro che ne uscì fu quello classico cui le notizie filtrate da Guantanamo in tutti questi anni ci hanno tragicamente abituato.
Ecco così il soldato che si siede sul Corano di fronte all'interrogato che - dice l'agente dell'Fbi - «impazzisce di rabbia»; ecco un prigioniero con la faccia completamente «incartata» col nastro adesivo tipo mummia perché - spiega il contractor all'agente Fbi - era l'unico modo per impedirgli farlo smettere di recitare ad alta voce versetti del Corano; e altre cose del genere ampiamente note. Con un aspetto, però, che forse una luce un po' più chiara la fornisce: il fatto che durante quelle «illustrazioni» agli agenti dell'Fbi sia i militari che i contractor ripetevano tranquillamente che ciò che loro stavano facendo era espressamente autorizzato dal ministero della Difesa, anzi direttamente dall'allora ministro Donald Rumsfeld. Il che spiega perché, quando (nel 2004) l'Fbi consegnò allo stesso ministero il risultato della ricerca compiuta sui suoi agenti, non accadde nulla di visibile.
E' forse questo, al punto in cui sono ora le cose, l'aspetto più «interessante» della storia. La pubblicazione adesso della ricerca compiuta dall'Fbi, infatti, è avvenuta nell'ambito di un processo che alcuni ex detenuti assistiti dall'Aclu, l'associazione per la difesa delle libertà civili, stanno intentando proprio contro Rumsfeld, in quanto responsabile di ciò che loro hanno subito sulla propria pelle, sicché ora sarà uno dei documenti «a carico» che gli avvocati dei detenuti presenteranno al giudice. Naturalmente, però, la scoperta che le malefatte di Guantanamo
erano state a suo tempo documentate anche dall'Fbi, che le aveva «doverosamente» trasmesse al ministero della Difesa e che questo non aveva fatto nulla solleva parecchie questioni, anche perché la legge che di fatto autorizza la tortura che George Bush si è fatto approvare in extremis dal Congresso ancora a maggioranza repubblicana a quel tempo non era ovviamente ancora in vigore.
Interrogato in proposito, il portavoce del Pentagono Bryan Whitman ha detto che si tratta di «roba vecchia», che su di essa il ministero della Difesa ha compiuto a tempo debito «accurate indagini» e che nei casi in cui è stato accertato che le accuse erano «sostanziate» sono stati presi dei «provvedimenti disciplinari». Poteva Whitman citare qualche caso concreto di provvedimento disciplinare? No, si tratta di un segreto. Allora si è cercato di cambiare la domanda. E' possibile, ora che Rumsfeld non è più alla guida del Pentagono, che quella «roba vecchia» venga riesaminata? «Non vedo perché», ha risposto candidamente il portavoce. «E' stata accuratamente indagata a suo tempo, no?».

 

 

 

 

Washington 3 gennaio 2007 -  swissinfo

 

 

GUANTANAMO

Usa; Fbi segnala serie possibili abusi

 

 

 

Documenti dell'Fbi diffusi nell'ambito di una causa legale indicano che 26 agenti del Bureau ritengono di aver assistito a casi di abusi a Guantanamo su detenuti, per iniziativa del personale militare o d'intelligence.


E' quanto emerge dalla documentazione ottenuta dall'Aclu, la principale organizzazione per i diritti civili negli Usa, nell' ambito di una causa intentata contro l'ex capo del Pentagono Donald Rumsfeld per conto di ex detenuti che sostengono di essere stati maltrattati.


L'Fbi ha chiesto a 493 propri agenti se fossero stati testimoni di casi in cui i detenuti sono stati trattati in modo troppo aggressivo e le risposte positive sono state 26.

 

I casi dettagliati nei documenti erano in gran parte già emersi in passato e riguardano presunti abusi su detenuti che inneggiavano al Corano e umiliazioni sessuali durante gli interrogatori da parte di donne.


I documenti risalgono a un'inchiesta interna svolta dall'Fbi nel 2004 e non indicano se siano state violate leggi. Il Bureau, in ogni caso, nei propri rapporti sottolineava che niente di ciò a cui hanno assistito i propri agenti era della gravità degli episodi avvenuti nella prigione irachena di Abu Ghraib