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20 febbraio 2007 - www.granma.cu (AIN) |
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GUANTANAMO Nuova denuncia sul carcere USA nell’illegale base
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La politica statunitense verso i prigionieri che il Pentagono mantiene nel carcere della base militare ubicata nella baia di Guantánamo, nel sudest di Cuba, è la più forte ipocrisia possibile, ha affermato in un commento apparso nel quotidiano della California, La Opinión, Peter Singer, accademico nordamericano dell’Università di Princeton, che descrive nel suo articolo casi di torture e maltrattamenti che avvengono nella prigione situata in un territorio che Washington occupa illegalmente a Cuba.
Il giornalista scrive che questi reclusi sono sequestrati da anni senza un processo, ma Washington ha dichiarato che l’ambiente si può paragonare a un hotel di lusso, come dicono le relazioni ufficiali.
Il FBI di recente ha reso pubblici dei documenti che dimostravano che agenti di questa agenzia di servizi segreti, in varie occasioni, hanno interrogato detenuti incatenati ai piedi e le mani, costretti in posizione fetale senza potersi alzare, senza acqua o cibo...
"Dicano quello che vogliono i tribunali! Sequestrano persone in tutto il mondo! Le imprigionano per anni senza determinare se sono colpevoli o innocenti e li sottopongono a trattamenti vessatori e abusivi e queste sono flagranti violazioni delle leggi internazionali!" sostiene l’intellettuale nordamericano.
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