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16 novembre '07 - www.granma.cu
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GUANTANAMO Scoperto un manuale sui procedimenti nel carcere degli USA |
Il Pentagono ha accusato il colpo per la pubblicazione in Internet di un documento che rivela procedimenti operativi e militari realizzati quotidianamente nella base di Guantanamo.
Camp Delta Standard Operating Procedures (Procedimenti Operativi nel Campo Delta) è il titolo del manuale di 238 pagine per uso ufficiale, recita la notizia presentata dalla rivista Wired e diffusa da numerosi media di tutto il mondo.
Il testo spiega nei dettagli le operazioni e le manovre quotidiane applicate dai soldati statunitensi della base militare occupata da Washington nella zona orientale di Cuba.
Sino ad oggi il Dipartimento della Difesa si era rifiutato di dare informazioni sulla base navale di Guantánamo e sul carcere creato in questo territorio, rifiutandosi di rispondere alle richieste di molte organizzazioni civili.
Il manuale operativo dei militari americani, contrassegnato come «Unclassified/for Official Use Only», è finito on line la settimana scorsa sul sito web Wikileaks.org, che invita a pubblicare documenti che contengano prove della corruzione e delle ingiustizie del governo.
Le atrocità di Guantanamo vengono così raccontate attraverso le procedure che i militari americani adottano per la gestione del campo e dei detenuti.
Il documento, di 238 pagine, è firmato dal generale Geoffrey Miller, che ha introdotto i metodi più duri nei confronti dei prigionieri, come immobilizzarli in posizioni disumane o utilizzare i cani da guardia, come se le “tradizionali” torture non fossero sufficienti.
Un vademecum dettagliato su come processare un prigioniero, la descrizione dei comfort che possono essere loro assegnati in caso di premi, come per esempio, la carta igienica, istruzioni per manipolare psicologicamente i detenuti e come fare per gestire eventuali scioperi della fame, o anche come utilizzare i cani per intimidire i prigionieri.
Emblematica, quanto agghiacciante, ad esempio, una sezione intitolata «deterrenza psicologica» che suggerisce proprio l'utilizzo dei cani da guardia, seguendo quanto sostenuto da un altro feroce generale Usa, Ricardo Sanchez, primo comandante in Iraq, che sosteneva di far leva sulla paura degli arabi per i cani.
Tra le procedure da adottare, ci sono anche quelle che prevedono quattro livelli di trattamento quando a Guantanamo arriva un controllo della Croce Rossa:
1) prigioniero destinato ad avere un «unrestricted access» e ogni informazione che lo riguardi può essere divulgata senza problemi;
2) prigioniero nei confronti del quale bisogna adottare un «restricted access» (le informazioni devono essere limitate al suo stato di salute;
3) prigioniero in «Visual access» (un detenuto, cioè, che può essere soltanto visto, ma non si possono ricevere informazioni da o su di lui;
4) prigioniero con «No access» (è vietato avere qualunque tipo di contatto con lui.
Cosa, quest'ultima, ripetutamente negata dai militari. Inutile sottolineare il «no comment» del Pentagono.
Il governo statunitense, attualmente, sta tentando di ridurre lentamente la popolazione carceraria della prigione di Guantánamo per placare le critiche internazionali, ha affermato la scorsa settimana il The Washington Post.
Una notizia del quotidiano della capitale ha affermato che l'amministrazione del presidente George W. Bush ha ridotto di circa la metà il totale dei prigionieri della prigione che nel 2003 toccarono un numero superiore ai 600 detenuti.
Per affrontare la pressione internazionale che reclama la chiusura del campo di concentramento, il governo Bush ha identificato dozzine di detenuti che potrebbero essere liberati quest’anno o trasferiti in altri paesi.
Dopo gli attentati del 2001 contro New York e Washington, gli Stati Uniti hanno creato questo centro di detenzione nelle cui galere sono detenuti circa 300 presunti colpevoli, definiti “combattenti nemici senza diritti giudiziari”.
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