9 marzo 2007 - www.granma.cu (PL)

 

Cuba ha denunciato la situazione

della donna nel mondo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cuba ha denunciato che le donne costituiscono la maggioranza delle vittime delle guerre, della fame, della disuguaglianza, delle malattie prevenibili, del razzismo e della xenofobia.

 

“Sono proprio le donne quelle che soffrono maggiormente la tragedia della violenza domestica, del traffico delle persone, la prostituzione forzata e l’HIV/SIDA”, ha dichiarato l'ambasciatore cubano, Rodrigo Malmierca, nel dibattito sul tema nell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, intitolato: “Promozione dell’uguaglianza di genere ed attribuzione di poteri alla Donna”. Questo incontro di due giorni è coinciso con lo svolgimento del 51° periodo di sessioni della Commissione sulla Condizione Giuridica della Donna, appena iniziato.

 

Nel suo discorso, Malmierca ha ricordato l'importanza storica della IV Conferenza sulla Donna svolta a Pechino, ma ha sostenuto che non è possibile concretare quel programma proposto nell'attuale ed ingiusto ordine internazionale, marcato dalla globalizzazione neoliberale che, ha sottolineato il diplomatico cubano, non solo perpetua ed amplia la breccia tra ricchi e poveri, ma trascina con sè l'umiliante ostacolo della povertà delle donne.

 

“Le donne sono il 60% dei poveri del mondo e i due terzi dei suoi analfabeti”, ha aggiunto.

 

Parlando in questo dibattito, Malmierca ha sottolineato la lotta nell’Isola contro la discriminazione per motivi di genere e l'avanzamento nelle attribuzioni del potere alle donne, realtà che colloca Cuba in una posizione importante, con la dimostrazione del superamento di mete internazionali.

 

Il rappresentante permanente di Cuba nelle Nazioni Unite ha riferito che le donne cubane partecipano attivamente ai progetti di cooperazione stabiliti con numerosi paesi in via di sviluppo in Africa, Asia ed America Latina e che questi sforzi di Cuba sono stati riconosciuti nell’agosto scorso, quando l’Isola ha  presentato la sua relazione al Comitato degli Esperti per la Convenzione sull'Eliminazione di ogni forma di Discriminazione contro la Donna.

 

“Tutte queste indiscutibili conquiste sono state realizzate nonostante le conseguenze dell'ingiusto ed unilaterale blocco economico, commerciale e finanziario, che il governo degli Stati Uniti impone a Cuba da più di quarantanni”, ha ricordato ancora Rodrigo Malmierca, affermando che il compimento degli accordi delle conferenze e dei vertici mondiali, e soprattutto di quelli  della IV Conferenza Mondiale sulla Donna con l'implementazione della Piattaforma d’Azione di Pechino, si mantengono a Cuba come obiettivi permanenti.

 

 

7 marzo 2007 - www.granma.cu (RHC)

 

Cuba ha denunciato la tratta
 

delle donne nel mondo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Rodrigo Malmierca, ambasciatore cubano presso l' Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), ha denunciato in una conferenza specializzata di questo organismo che il sottosviluppo e la miseria sono le radici della tratta di circa 30 milioni di donne e bambine nel mondo.

 

Egli ha precisato che le principali destinazioni di questa tratta sono i paesi industrializzati dove si promuove l’industria sessuale e dove la domanda è crescente, sia di femmine che di ragazzini maschi. 

 

Intervenendo durante la conferenza internazionale sulla tratta delle donne e delle bambine che si è svolta nella ONU, Malmierca ha dichiarato che si tratta di un delitto strettamente legato ad altri, come il lavaggio del denaro, il narcotraffico e il contrabbando di persone, ha reso noto un comunicato stampa di PL.

 

Il diplomatico ha avvisato che nessun paese, per quanto poderoso, è in grado d’affrontare questo complesso e triste fenomeno delle cui cause si parla poco, fomentato dall’esistenza di 2700 milioni di persone che vivono in estrema povertà e tra queste 900 milioni di affamati.

 

Malmierca ha insistito sulla necessità di promuovere una genuina cooperazione internazionale contro la tratta, che si deve basare sul rispetto del diritto internazionale e i principi della Carta della ONU, in particolare sulla sovranità degli Stati, la non interferenza negli affari interni e il rispetto dell’integrità territoriale.

 

Malmierca ha anche condannato in particolare il governo degli Stati Uniti per la sua politica falsa e bugiarda ed ha chiesto com’è possibile che Washington si arroghi il diritto di determinare chi combatte bene o male la tratta e il contrabbando delle persone.

 

Egli ha precisato che rapporti delle stesse autorità statunitensi indicano che circa 50 mila donne e bambini dei due sessi entrano ogni anno dalle frontiere degli USA come vittime da sfruttare.

 

Non si può accettare in silenzio che gli USA, dove vivono milioni di persone senza documenti, introdotte illegalmente, sopravvivano per le strade senza diritti e che questa Unione accusi gli altri paesi di non operare per eliminare la tratta e il traffico di persone, ha puntualizzato il diplomatico cubano.

 

Malemierca ha concluso dicendo che per Cuba questo è ancora più inaccettabile perchè esiste una famigerata legge detta di “Ajuste Cubano”, la sola del genere nel mondo che offre ai cittadini dell’Isola che giungono in  maniera illecita negli Stati Uniti il diritto alla residenza e altri privilegi, se riescono a toccare il territorio nordamericano.

 

Questo diritto è negato a qualsiasi altra persona di qualsiasi altro paese.