Cuba valuta come "rettificazione necessaria" la posizione
dell'Unione Europea (UE), nel
Consiglio dei Diritti umani dell'ONU
ma ha scartato normali relazioni finché
prevale la denominata posizione comune verso l'isola.
"Non si possono avere relazioni normali tra i governi dell'Unione Europea e Cuba
finché esiste la posizione comune, proprio perché la posizione comune è
anormale", ha affermato in conferenza stampa il cancelliere cubano, Felipe Pérez
Roque.
Il titolare degli Esteri ha commentato la votazione del blocco europeo
favorevole a interrormpere il mandato della chiamata rappresentante personale
dell'Alta Commissaria dell'ONU per i Diritti umani e ha aggiunto di aspettare
nuovi passi di rettifica in futuro.
Ha criticato l'allineamento del Vecchio Continente alla
politica anticubana degli Stati Uniti difesa con forza, nel 1996, dall'allora
capo del governo spagnolo José María Aznar, promotore della chiamata posizione
comunitaria.
Il citato testo non "stabilisce una cornice logica ed adeguata per le
relazioni", mentre la sua brutta copia - ha assicurato il cancelliere - é stata
scritta dal Dipartimento di Stato nordamericano ed approvata per la pressione
dell'anteriore governo spagnolo.
Ha sottolineato che: "l'idea che l'UE abbia relazioni con Cuba sulla base
dell'imposizione, di condizionamenti, si scontra sempre col diritto
internazionale e con la nostra determinazione di non permettere questo a
nessuno".
Secondo Pérez Roque, non ha giustificazione la posizione europea rispetto
l'isola mentre essa è una "prova di mancanza di indipendenza" del blocco e
dell'incapacità di formulare una sua politica verso questo paese.
Alla domanda su un recente documento approvato dai cancellieri dell'UE a
Bruxelles Pérez Roque ha risposto che l'offerta di dialogo fatta a L'Avana "è
una rettifica necessaria, ineludibile, benché non sufficiente".
Ha chiarito che, sebbene ciò, il governo cubano risponderà ufficialmente
all'invito al momento opportuno, il titolare ha anticipato che il documento "non
ha eliminato definitivamente la posizione comune né le sanzioni (imposte nel
2003 e sospese dal 2005)".
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