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Il MNOAL ha protestato per il rifiuto del Consiglio
di Sicurezza al dibattito sul Medio Oriente |
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La decisione del
Consiglio di Sicurezza è una nuova mostra della mancanza di trasparenza che
caratterizza il lavoro di questo organismo", ha sottolineato l’ambasciatore
cubano Rodrigo Malmierca, in veste di presidente del Burò di Coordinamento del
MNOAL, ha detto PL.
Malmierca ha aggiunto che situazioni come queste confermano la necessità di "un’urgente e profonda riforma del Consiglio di Sicurezza, compresi i suoi metodi di lavoro".
Il rifiuto di fronte alla richiesta dei Non Allineati di un intervento in questo dibattito non ha impedito che il testo del discorso preparato per questa occasione circolasse come documento ufficiale.
Nella sua
dichiarazione il MNOAL – che integrano 118 paesi – ha condannato Israele per le
numerose e violente incursioni sferrate nel mese di marzo contro la popolazione
civile nelle città, nei villaggi e nei campi profughi palestinesi.
Il Movimento ha
anche profondamente lamentato l’aumento del numero di civili palestinesi nelle
prigioni d’Israele, che supera la cifra di 10mila, compresi donne e bambini.
La continuazione
dell’illegale costruzione del muro di separazione nei territori occupati,
soprattutto a Gerusalemme Orientale, anche è stata bersaglio della condanna
espressa dal Movimento contro l’occupazione israeliana.
Questo blocco di
paesi si è pronunciato per una soluzione giusta e durevole al Tema Palestina,
sulla base dello stabilimento di uno Stato Indipendente nei territori occupati
dal 1967 con Gerusalemme Orientale come capitale.
Il MONAL ha appoggiato lo spostamento delle truppe da parte del governo del Libano nelle frontiere nord e orientale, per garantire la sicurezza di queste regioni.
I Non Allineati hanno manifestato la loro profonda preoccupazione per le continue violazioni dello spazio aereo e terrestre, lungo la cosiddetta Linea Azzurra da parte delle forze israeliane.
Il MNOAL ha anche considerato nulle e prive di effetto legale tutte le azioni e misure da parte d’Israele, che tentano d’introdurre modifiche nelle condizioni e nella struttura istituzionale del Golan Siriano occupato.
I dibattiti nel Consiglio di Sicurezza sul Medio Oriente sono cominciati con la presentazione di un rapporto del sottosegretario generale per i Temi Politici, Lynn Pascoe, che ha definito "fragile" la situazione in questa regione.
In opinione di
Pascoe, esiste una crescente preoccupazione perchè le azioni sul terreno non
solo ostacolano le possibilità di progresso, ma anche perchè potrebbero condurre
alla paralisi o a un rapido deterioramento della situazione. |