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Il IV Incontro di Solidarietà
con Cuba a
Siviglia
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19 febbraio 2007 - L.M.Arce www.granma.cu |
Si è svolto a Siviglia il IV Incontro Andaluso di Solidarietà con Cuba con un richiamo a rafforzare il lavoro di sostegno alla Rivoluzione cubana di fronte alle nuove minacce degli Stati Uniti.
142 rappresentanti di 12 associazioni della Coordinatrice Regionale e cinque invitate di 18 località di sette province andaluse hanno partecipato all’incontro di due giorni.
Alla cerimonia d’inaugurazione realizzata nel salone delle conferenze del Centro Operaio del Coronil, un municipio di Sivglia, hanno occupato la presidenza il sindaco locale, José Antonio Núñez Montegordo e i suoi colleghi di Puerto Real, José Antonio Barroso e di El Borge, José Antonio Ponce, con il responsabile delle Relazioni Internazionali del Partito Comunista di Spagna, José Luis Centella.
Basi Domínguez, coordinatrice del movimento in Andalusia, ha presenziato la presidenza integrata anche dalla console generale di Cuba in Andalusia, Magali Gozá, da membri dell’ambasciata e dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli.
Il sindaco di Puerto Real, grande conoscitore della realtà cubana, ha fatto un’ampia esposizione per introdurre uno dei temi che sono stati dibattuti: perchè si deve essere solidali con Cuba, e spiegando che si tratta d’una solidarietà con basi politiche, ideologiche, di convincimento e d’alta coscienza, indicando che Cuba è un modello di riferimento per tutti e non solo per l’America Latina e per questo Cuba è bloccata e osteggiata dagli Stati Uniti.
Diego Cañamero, leader del Sindacato degli Operai dei Campi e del Medio Rurale, ha definito la solidarietà tra i popoli un’espressione di tenerezza del massimo valore. “Con la solidarietà delle istituzioni presenti a questo incontro non difendiamo Cuba, ma è Cuba che difende noi, con il suo esempio di dignità che, come la giustizia e la libertà non ha prezzo” ha dichiarato.
Il IV Incontro Andaluso di Solidarietà con Cuba ha accordato d’intensificare la campagna per la liberazione dei Cinque Patrioti antiterroristi cubani, ingiustamente reclusi dall’impero, vincolandola al programma di omaggi per il 40 anniversario della morte di Che Guevara in Bolivia. La decisione è stata presa con un’analisi sulle campagne promosse nell’incontro.
Esteban Fernández, dirigente della Associazione di Amicizia Bartolomé de las Casas, di Siviglia, ha presentato una relazione nella quale, a sua volta, ha fatto la proposta di vincolo delle attività per la liberazione di Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, René González e Fernando González con il 40 della morte in combattimento del Che in Bolivia.
I Cinque patrioti cubani sono reclusi dal settembre del 1998, hanno subito un processo politico e manipolato a Miami, che si è concluso con la condanna ad abnormi e ingiustificate pene per delitti mai commessi.
La console generale cubana ha chiuso la cerimonia inaugurale con una vasta informazione sulla situazione politica ed economica nell’Isola, come contributo al dibattito.
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