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La resistenza cubana agli Stati Uniti è ammirabile
• Lo ha dichiarato lo
storiografo britannico Asa Briggs |
23 febbraio 2007 - R.Hernandez www.granma.cu |
Lo storiografo britannico Asa Briggs ha dichiarato che la resistenza cubana di fronte all’ostilità nordamericana per quasi mezzo secolo costituisce un importante e ammirabile azione politica che merita il rispetto dell’umanità.
“È ammirabile che Cuba sia riuscita ad affrontare gli Stati Uniti per tanto tempo”, ha detto ai giornalisti il Lord vitalizio dal 1976, durante un breve soggiorno nell’Isola dov’è giunto a bordo d’una nave da crociera.
Dopo aver segnalato che la cosa più importante del suo viaggio è stato proprio lo scalo a Cuba - la sua seconda visita nell’Isola, dato che la prima avvenne nel 1983 - Briggs ha segnalato a PL che non è necessario stare a Cuba per mostrare interesse in quello che vi succede.
“Ho vistato Cuba in un momento interessante della sua storia e volevo ritornare, ma ho tardato molto”, ha aggiunto l’intellettuale, distinto con l’instaurazione di un Premio di Storia Briggs come parte della Fondazione che porta il suo nome.
A proposito del conflitto della Gran Bretagna con le Isole Malvine che portò a una guerra nel 1982, Briggs ha detto che sperava che Londra non si tuffasse mai in quella conflagrazione.
“È male risolvere i problemi con le guerre” ha detto, lui che da giovane era decodificatore dei messaggi cifrati dei tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale, dal 1939 al 1945.
“So che quando tornerò a casa in Gran Bretagna i mezzi di comunicazione e i miei amici mi chiederanno di raccontare le mie esperienze, perchè tutto il mondo oggi ha gli occhi su Cuba”, ha dichiarato Briggs molto emozionato.
Il prestigioso cattedratico è stato Magnifico Rettore del Worcester College, a Oxford e della Open University; nel 2000 ha ottenuto il premio di Storia Wolfson.
Briggs è nato a Keighley, nello Yorkshire, ed è autore di una vasta bibliografia nella quale si segnala “Da Gutemberg a Internet” e “Una storia sociale dei mezzi di comunicazione”, del 2002, del quale è coautore con il suo amico Peter Burke.
Altri tra i suoi titoli sono “La storia contemporanea dell’Europa: 1789-1989”, pubblicato nel 2000 e “La storia sociale dell’Inghilterra” del 1995; “La storia delle civilizzazioni: Il XIX secolo” e “Le condizioni del progresso” del 1989.
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