30 luglio 2007 - www.granma.cu(AIN)

 

FRANK PAÍS GARCÍA:

 

MARTIRE RIVOLUZIONARIO

 

 

 

 

 

 

 

Frank País è il paradigma della stirpe indomabile della nostra gioventù

 

Ha affermato Raúl nella cerimonia durante la quale è stata accesa, nel cimitero Santa Ifigenia di Santiago di Cuba, la fiamma eterna in onore dei nostri eroi e martiri

 

J.A.TORRES

 

31.7 - La Rivoluzione si sostiene sul precetto martiano di non lasciar cadere la spada, di continuare ad essere fedeli alla memoria ed all’esempio degli eroi della nazione cubana, ha assicurato il Generale dell’Esercito Raúl Castro Ruz, Secondo Segretario del Partito, nell’atto durante il quale ha acceso la fiamma eterna in onore ai martiri della Patria.

La cerimonia in omaggio a Frank País García, effettuata di fronte al mausoleo dove riposano i resti di José Martí nel cimitero di Santa Ifigenia, ha compreso l’inaugurazione di una targa commemorativa che rende omaggio ai caduti in difesa del suolo patrio, così come a coloro che offrirono le loro vite a favore dell’internazionalismo proletario.

Combattenti, studenti e membri delle organizzazioni politiche e di massa del territorio, con motivo della ricorrenza, hanno collocato un’offerta floreale a nome del presidente Fidel Castro nella tomba dove riposano i resti di Frank País.

Omaggi analoghi sono stati effettuati di fronte ai loculi che conservano le spoglie di Raúl Pujol, René Ramos Latour, dei fratelli Díaz e nel Pantheon dei combattenti del Moncada e del 30 novembre.

Il tributo è iniziato il primo mattino del 30 con guardie d’onore e atti politico-culturali nella casa natale di Frank, il Callejón del Muro e la Placita de los Martíres de la Revolución Cubana.

 

Raúl ha presieduto il concerto

in omaggio a Frank País

 

 

30.7 - Il Generale dell’Esercito Raúl Castro Rúz, Secondo Segretario del Partito e Ministro delle FAR, ha presieduto il concerto in omaggio al 50º anniversario dell’assassinio di Frank País García, uno dei più grandi combattenti del Movimento 26 Luglio nella clandestinità.

Frank Fernández, sotto la direzione di Guido López-Gavilán, ha dilettato i presenti nella Sala di Concerti Dolores della città di Santiago di Cuba, interpretando con il virtuosismo che lo caratterizza brani da lui composti e del repertorio internazionale, assieme all’Orchestra Sinfonica d’Oriente ed agli artisti accompagnanti Fernando Muñoz, Harold Ricardo e Alina Neira.

Raúl, alla fine della gala, si è rivolto ai presenti ricordando momenti della sua infanzia nel Colegio Dolores, ha espresso la sua soddisfazione per trovarsi nuovamente nella Città Eroe ed ha inviato un abbraccio a tutti gli abitanti di Santiago.

Oggi più di centomila abitanti di Santiago rendono omaggio ai martiri della Rivoluzione Cubana, nell’ambito della commemorazione del 50º Anniversario dell’assassinio di Frank País García e Raúl Pujol Arenc.

 

Frank País García è una delle figure insigni dell’ultimo e definitivo

periodo di lotta per la liberazione di Cuba. La sua vita fu breve ma piena di valore e prodezze.

 

La Patria si vestì a lutto il 30 luglio 1957, quando sbirri della dittatura di Fulgencio Batista lo assassinarono nel Vicolo del Muro a Santiago di Cuba, insieme al suo compagno Raúl Pujol, un mese dopo la morte di Josué, fratello di sangue e di lotta.

 

Commosso per il crimine, il massimo leader Fidel Castro espresse: "Che mostri. Non conoscono l’intelligenza, il carattere, l’integrità che hanno assassinato... Lui stava dando alla Rivoluzione il meglio di sè!"

 

Frank morì a 22 anni, ma aveva tracciato un cammino che ne aveva fatto il capo di Azione e Sabotaggio del Movimento Rivoluzionario 26 luglio e l’anima della lotta clandestina in Oriente, mostrando grandi qualità come organizzatore, leader e mobilizzatore delle masse.

 

Nella sua personalità spiccava uno spirito che gli permetteva di esprimersi attraverso la poesia, la pittura, il canto e gli strumenti musicali. La solida formazione politica e umanista da lui conseguita fu il risultato delle lezioni morali ed educative impartitegli dai suoi genitori – Rosario e il Reverendo Francisco –, lo studio costante (comprese le Opere Complete di José Martí) ed il suo vissuto in un regime oppressore.

 

Come studente organizzò attività di protesta contro il Governo e occupò la carica di presidente dell’Associazione degli Studenti della Scuola Normale, dove studiava per diventare maestro.

 

Dopo l’assalto alla caserma Moncada, capeggiato da Fidel, il giovane Frank comprese definitivamente la necessità della lotta armata, si dedicò a dare corpo all’Azione Rivoluzionaria Orientale (ARO), che poi sciolse per entrare nel M-26-7.

 

Fece l’insegnante nel Collegio del Salvatore, dove mise in pratica la Repubblica Scolastica, basata su concetti democratici e sulla partecipazione degli alunni.

 

Si iscrisse al corso di dottorato in Pedagogia nell’Università di Oriente, ma antepose a questo interesse l’indipendenza della sua Patria.

 

I suoi meriti furono sufficienti per avallarne la designazione a Capo Nazionale di Azione e Sabotaggio del M-26-7 (azioni di sabotaggio per ottenere armi, addestramenti di combattenti e creazione di cellule rivoluzionarie).

 

Tali qualità furono importanti nell’organizzazione e realizzazione della sollevazione della città di Santiago di Cuba il 30 novembre 1956, concepita per appoggiare lo sbarco dello yacht Granma che, proveniente dal Messico, avrebbe dovuto arrivare quel giorno.

 

Avverse condizioni meteorologiche e altri fattori impedirono che la spedizione sbarcasse nella data prevista. Tuttavia, nella città di Santiago di Cuba, la seconda in importanza del paese, i combattenti vestiti per la prima volta con la divisa verde olivo presero le strade e attaccarono le sedi della polizia, dimostrando la crescente forza della rivoluzione.

 

Dopo questo storico fatto, il giovane eroe continuò la sua azione rivoluzionaria per stabilire un efficace sistema di sostegno con uomini e risorse al nascente Esercito Ribelle nella Sierra Maestra.

 

Venne arrestato e processato nel marzo del 1957 per le azioni del 30 novembre, ma dopo l’assoluzione continuò a lottare con eroismo e fermezza.

 

Il 30 luglio 1957 Frank entrò nel lungo elenco dei cubani che diedero la vita per la libertà, data che venne dichiarata a Cuba come il Giorno dei Martiri della Rivoluzione.

 

Il corpo di Frank venne vestito con la divisa verde olivo e il bracciale rossonero del 26 luglio. Il funerale divenne una grande dimostrazione popolare, che sfilò per le vie intonando inni e parole d’ordine contro il regime.

 

Con la sua immagine eternamente giovane Frank vive nei cubani. Il suo esempio è evocazione perenne della difesa delle conquiste del Socialismo.