4 maggio 2007 - www.granma.cubaweb.cu

All'alba di giovedì 3 maggio, sono stati catturati due individui, che tentavano di impadronirsi di un aereo civile con l'obiettivo di dirigersi verso gli Stati Uniti.

Per portare a termine i loro propositi, sequestrarono un autobus di trasporto urbano, presero come ostaggi vari passeggeri ed irruppero con detto veicolo nel Terminale N°1 dei voli nazionali dell'aeroporto José Martí, dove penetrarono in un aeroplano lì stazionato, senza equipaggio né passeggeri.

Una volta dentro l'aeronave, i terroristi hanno assassinato con quattro colpi uno degli ostaggi, il tenente colonnello delle FAR Víctor Ibo Acuña Velázquez, che nonostante fosse disarmato tentò eroicamente di evitare che si commettesse l'atto terroristico.

L'azione concreta e coordinata delle forze dell'ordine ha permesso di far fallire il proposito dei sequestratori e preservare la vita al resto degli ostaggi.

I delinquenti catturati sono i due ultimi autori, in fuga dal passato 29 aprile, dell'assassinio del soldato del Servizio Militare Attivo Yoendris Gutiérrez Hernández, nel momento in cui era di sentinella in un'unità delle FAR, e del ferimento di un altro combattente.

In quell'occasione questi individui, che compivano anche il Servizio Militare Attivo nella propria unità, fuggirono con due fucili AK, ragione per la quale si dispiegò una intensa indagine e si adottarono le misure dirette ad evitare nuove vittime.

Le autorità hanno in ogni momento contato sul più deciso appoggio della popolazione della zona, che ha facilitato la precedente cattura di un altro implicato nei fatti che rivelò il proposito, dei due, di abbandonare il paese in forma illegale.

Nuovamente si pone in evidenza il carattere criminale della chiamata Legge di Accomodamento Cubano, che incoraggia azioni vandaliche e criminali.

Sulle massime autorità degli Stati Uniti ricade la responsabilità per questi nuovi crimini che si sommano alla lunga lista di atti di terrore di cui Cuba è stata vittima durante quasi mezzo secolo, oggi stimolati dalla rimessa in libertà di un mostro del terrorismo.