La
XVII Conferenza Iberoamericana
che si é conclusa oggi, ha respinto l'impunità che gode negli Stati Uniti il
terrorista Luís Posada Carriles, responsabile dell'esplosione di un aeroplano
cubano, nel 1976, che causò la morte di 73 persone.
Senza menzionare il suo nome, un comunicato speciale della Conferenza respinge
"il fatto che il responsabile dell'attentato terroristico ad un'aeronave della
Cubana di Aviazione, nell'ottobre 1976, che causò la morte di 73 civili
innocenti, non sia stato processato per terrorismo".
I mandatari iberoamericani appoggiano, al contempo, "gli atti per ottenere la
sua estradizione o per portarlo davanti alla giustizia".
Riaffermarono anche la necessità di evitare l'impunità per coloro che
commettono atti di terrorismo e sollecitano tutti i paesi a cooperare nella
lotta contro il terrorismo al fine di trovare, catturare, negare rifugio
sicuro e sottoporre alla giustizia i colpevoli.
Il comunicato, intitolato "Di appoggio alla lotta contro il terrorismo",
richiama ad impedire che la condizione di rifugiato o esiliato sia utilizzata
in modo illegittimo dai terroristi ed esprime la sua solidarietà con le
vittime e familiari delle vittime.