5 giugno 2007 -  www.granma.cu (PL)

Cuba continuerà a denunciare

il caso Posada Carriles

 

 

Il presidente del Parlamento cubano, Ricardo Alarcón, ha reiterato che fino a quando non verrà fatta giustizia sul caso del terrorista Posada Carriles, Cuba continuerà a denunciare l’amministrazione di George W. Bush.

 

La nostra denuncia continuerà a perseguitare Bush padre, Bush figlio e tutta la sua discendenza di patrocinatori del terrorismo come una maledizione gitana, fino a quando non permetteranno che la giustizia si apra il passo, ha sottolineato il dirigente cubano in una conferenza stampa a Pechino.

 

Il leader del legislativo ha insistito sul fatto che i portavoce nordamericani cercano di distorcere la realtà e di presentare il caso di Posada Carriles come una controversia bilaterale tra Washington e L’Avana o tra Washington e Caracas.

 

Ma quando l’aereo cubano venne fatto esplodere nel 1976 Trinidad e Tobago, che aveva catturato gli autori materiali, convocò una riunione internazionale alla presenza delle Barbados, Cuba, Venezuela, Trinidad e Tobago e Guyana, ha ricordato.

 

Ciò avvenne dopo un’indagine seria e imparziale dei Governi sovrani di Trinidad e Barbados. I governi vennero esortati a collaborare con questo processo giudiziario, che avrebbe dovuto svolgersi in Venezuela e con il quale gli Stati Uniti non collaborarono, ha detto.

 

Adesso Washington ha solo due possibilità legali: estradare Posada Carriles in Venezuela o giudicarlo sul suo territorio, sulla base del paragrafo Terrorismo e aviazione della Convenzione di Montreal, ha spiegato ai giornalisti di 27 organi di stampa cinesi e in lingua spagnola.

 

Il suo rifiuto è un insulto a tutte le nazioni dei Caraibi e a tutte le vittime del terrorismo, ha sottolineato Ricardo Alarcón.

 

Ha detto che documenti recentemente declassificati negli USA dimostrano senza ombra di dubbio che Posada Carriles ed altri portarono avanti una campagna terroristica negli anni ’70 contro interessi cubani e caraibici, che culminò con l’attentato contro l’aereo.

Quel che dovrebbe causare scandalo è che cinque patrioti cubani che andarono a Miami per prevenire queste azioni sono rinchiusi nelle carceri degli Stati Uniti, ha argomentato.

 

"Non importa la retorica, Bush e la sua banda sono terroristi al pari di coloro che dicono di voler combattere", ha concluso Alarcón.