13 aprile 2007 - www.granma.cu |
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Posada Carriles di nuovo rinchiuso in una prigione USA • Un tribunale d’Appello ha respinto la liberta condizionale su cauzione
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Un tribunale d’Appello degli Stati Uniti ha respinto la decisione della Giudice Cardone del Texas di concedere la libertà condizionale al nemico di Cuba, Posada Carriles, accusato da Cuba e dal Venezuela di azioni di terrorismo.
L’ex agente della CIA è ritornato in prigione in attesa del nuovo processo in Immigrazione.
Jerry Payan, portavoce degli sceriffi federali - U.S. Marshals – il servizio incaricato della custodia dei rei federali, ha detto che la sentenza del Quinto Tribunale d’Appello di New Orleans (in Louisiana) è stata comunicata al tribunale di El Paso con la posta elettronica. La decisione è giunta quando Posada Carriles si disponeva a firmare i documenti relazionati al pagamento della cauzione di 350.000 dollari fissata dal giudice Kathleen Cardone.
"Siamo di nuovo come al principio, come quando la giudice Cardone non aveva concesso la libertà vigilata” ha detto Payan.
Posada Carriles, di 79 anni, è stato portato di nuovo nella prigione in New Mexico, con un forte dispositivo di sicurezza, le manette e le catene.
L’ex agente della CIA, accusato dal Venezuela di aver organizzato un attentato contro un aereo civile cubano che provocò la morte di 73 innocenti, era al punto di ottenere la libertà su cauzione dopo aver compiuto le richieste imposte dalla giudice Cardone.
“L’ultimo passo del processo era la firma di Posada Carriles”, aveva informato Payan prima che giungesse l’ordine del Tribunale d’Appello.
Le fonti vicine al caso hanno detto che se l’Ufficio d’Immigrazione e Dogane - ICE - decideva di non mantenerlo recluso per un ordine di deportazione differita, il cubano poteva, nei prossimi giorni, uscire di prigione e andare dalla sua famiglia a Miami.
Posada Carriles verrà processato in maggio per falsa testimonianza nella sua richiesta di cittadinanza, poiché ha assicurato d’essere entrato via terra negli Stati Uniti e non ha dichiarato un passaporto che gli era stato concesso dal governo del Guatemala a nome di Manuel Enrique Castillo López. Se sarà dichiarato colpevole potrà ricevere una condanna sino a 40 anni di prigione.
La procura degli Stati Uniti questa settimana aveva presentato una mozione alla Giudice Cardone che istruisce il caso, chiedendo di revocare la libertà condizionale su cauzione, perchè esisteva il pericolo di una fuga, dato che tra le altre cose Posada in passato è anche fuggito da una prigione in Venezuela. La mozione era stata negata dalla Giudice Cardone.
Fidel Castro, Presidente di Cuba, ha scritto un comunicato reso pubblico l’11 aprile, nel quale accusa il presidente degli USA, George W. Bush, d’essere la longa manus nella libertà dell’ex agente della CIA; in un torrente di critiche all’amministrazione di Bush, Castro ha invitato la popolazione dell’Isola ad esprimere pubblicamente i propri sentimenti su questo tema nella marcia del prossimo 1 maggio.
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