20 aprile 2007 -  www.granma.cuba

 

 

 

Per la memoria gloriosa dei nostri

 

morti noi cubane esigiamo giustizia

 

 

 

 

Le donne cubane, un'altra volta denunciano  che il governo degli Stati Uniti é rimasto sordo al richiamo della verità. Coinvolto nel portare guerra e morte per il mondo, non rimedia nel sommare più orrore ai suoi atti: ha appena concesso la libertà sotto cauzione, all'assassino e terrorista internazionale, Luis Posada Carriles.

Nuovamente, l'impero soccorre uno dei suoi fedeli lacché. Il silenzio di questo criminale, da sempre coinvolto nelle manovre più sporche degli Stati Uniti contro la sovranità della nostra Patria, è stato comprato.

L'amministrazione Bush mentre pretende usurpare, a Cinque giovani cubani, il diritto a difendere la loro Patria dal terrorismo, in ciò che è stato qualificato come un circo legale, tenta di ingannare il mondo ed il proprio popolo nordamericano, mascherando Posada Carriles da immigrante sprovvisto di documenti, uno dei suoi più crudeli mostri e in questa maniera evitare che sia giudicato.

Le donne cubane ripudiano profondamente che questo mostro abbia la possibilità di ritornare all'impunità. Le sue azioni terroristiche come burattino della CIA in Venezuela; la sua implicazione nel traffico di armi e droga; l'intervento diretto ed indiretto nella preparazione e realizzazione di sabotaggi di ogni tipo, incluso i tentativi di assassinio del nostro Comandante in Capo, e la sua partecipazione all'esplosione, in pieno volo, di un aeroplano della Cubana di Aviazione hanno causato morte e dolore nelle nostre famiglie.

Donne ed uomini del nostro degno popolo hanno perso la vita a causa di tanto vili azioni. Noi madri, sorelle, mogli e figlie cubane abbiamo sofferto il dolore della scomparsa dei nostri cari vittime del terrorismo. Sentiamo vicino al petto la mancanza di quell'altro battito amato, ma il dolore della perdita ci ha dato forze per continuare l'opera dei nostri martiri, per essere degne seguaci del loro esempio.

Noi cubane reclamiamo che si faccia giustizia. Non per vendetta, bensì per onesto e legittimo diritto, per porre in quel posto della memoria dove riposano i nostri compatrioti assassinati, la serena verità che tanto crimine non può rimanere impunito.

Per questo, facciamo palese all'opinione pubblico mondiale, alle organizzazioni di solidarietà col nostro paese ed a tutte le persone degne di questo convulso pianeta, la nostra indignazione ed il nostro più energico rifiuto che Posada Carriles, per qualsiasi circostanza, possa ottenere la libertà.

La Federazione delle Donne Cubane, con le sue più di 4 milioni di federate in tutto il paese, fa sue le certe riflessioni dal Comandante in Capo nel suo articolo "La risposta brutale", edito dal quotidiano Granma, lo scorso 11 aprile, e riaffermiamo che, come sempre, può contare su noi.

Con la convinzione profonda della nostra ragione, unite intorno ai nostri leader, il nostro Partito Comunista ed il nostro popolo, chiediamo nuovamente che il criminale Luis Posada Carriles sia condannato. Da questa libertà che difendiamo, e per la memoria gloriosa dei nostri morti, esigiamo giustizia.

 

 Federazione delle Donne Cubane